• 28 Dicembre 2024
  • ARTE

Dal museo più grande al mondo un appello al Papa

AREZZO. Si aggiungono nuove tessere al mosaico che già adesso è il più grande d’Europa, dedicato alla Visione di Ezechiele, quello che si sta realizzando alla parrocchia dello Spirito Santo di Indicatore, alle porte di Arezzo. Un lavoro colossale, ideato dall’artista Andreina Giorgia Carpineto, e portato avanti da centinaia di persone di tutto il mondo. Il suo completamento è previsto tra 10-15 anni, se nel frattempo non dovessero sopraggiungere sovvenzioni che potrebbero accelerare le operazioni.

“Il mondo ci conosce, vengono mosaicisti quotati nel mondo a lavorare qui ma facciamo fatica”, dice Andreina Carpineto. Da qui il suo appello: “Papa Francesco venga a trovarci. Il mio desiderio è che il pontefice venga a vedere cosa si sta realizzando qui. Non è solo mosaico, ma il mosaico è opportunità di aggregazione. Facciamo inclusione di detenuti in semilibertà o ex detenuti, persone con disabilità e meno abbienti, mamme sole, scuola di musica con strumenti dismessi e riabilitati”.

Tutta l’opera si avvale unicamente di donazioni, sia di materiali che di mano d’opera o fondi. In questi giorni, in arrivo dalla Francia, 10 pallet di materiale pari a 7 tonnellate tra paste vitree, gress, smalti, tessere di vetro industriale grazie alla donazione della mosaicista Mathilde Lhuillier. Il maltempo dello scorso ottobre aveva divelto il capannone dietro la chiesa dove si prepara l’attività per il mosaico e si ospitano scolaresche e grazie ad alcuni amici generosi Andreina e la sua squadra è riuscita a riavere una struttura. Si prevedono oltre 2000 metri quadri di mosaico pavimentale.

Il piazzale antistante la chiesa è un’esplosione cromatica che ha sostituito il vecchio parcheggio, con sedie e alberi a forma di mano, tutti creati con i tasselli, a simboleggiare l’inclusione. In un lato del piazzale anche un percorso sensoriale, realizzato tutto con le piastrelle colorate per persone con disabilità. All’interno, procede il lavoro in una delle due navate che ha coinvolto 60 artisti stranieri. Sono stati quasi 600 i donatori d’opera fino ad oggi.

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