I tir dell’azienda farmaceutica Pfizer-Biontech con le 9.750 dosi lasciano in queste ore il Belgio e dai confini italiani saranno scortati dalle forze dell’ordine fino a Roma, all’ospedale Spallanzani. Le dosi saranno poi distribuite il 26 dicembre, sabato, ai 21 siti principali di riferimento, in vista del V-Day europeo di domenica.
Per questa operazione entrerà in campo la Difesa con Aeronautica, Esercito e Marina per l’Operazione Eos. L’aspettativa della svolta è nelle parole del presidente del Consiglio Giuseppe Conte. “Sarà un Natale diverso – dice -, ma lo sviluppo dei vaccini e il loro lancio a breve sono più di un segnale di speranza per tutti noi”. Per il premier l’obiettivo “è arrivare a 10 o 15 milioni di cittadini sottoposti a vaccinazione per avere un impatto significativo. Dovremmo arrivarci ad aprile”.
“Un rifiuto di massa è un’ipotesi residuale, se sorge il problema vedremo…“, aggiunge il premier, che ritiene non serva una vaccinazione obbligatoria.
Sta arrivando in Italia il vaccino della Pfizer-Biontech con il quale domenica prossima inizierà simbolicamente la campagna di massa per cercare di uscire dall’incubo del coronavirus. La prima fornitura potrebbe giungere entro Natale, una sorta di regalo per un Paese che sarà in zona rossa. La prima vaccinazione di operatori sanitari e ospiti e personale delle Rsa avverrà in tutte le regioni domenica (o nei giorni successivi).
Delle 9.750 dosi iniziali Pfizer allo Spallanzani una parte sarà trasportata a Pratica di Mare dove 5 aerei (due C27J dell’Aeronautica, due Dornier Do. 228 dell’Esercito e un P-180 della Marina) raggiungeranno le mete più lontane, secondo il piano del ministero della Difesa sulla base di quanto predisposto dal commissario Domenico Arcuri. I restanti vaccini raggiungeranno le destinazioni via terra con un impegno complessivo di 60 autoveicoli e circa 250 militari.
“Una risposta corale da parte della Difesa”, la definisce il ministro Lorenzo Guerini nel presentare l’Operazione Eos, “le Forze Armate si sono dimostrate da subito pronte e continuano a fare il loro lavoro con le modalità con cui sono abituate a operare: concretezza, poche parole, ma tanto lavoro”.
Nella seconda fase della campagna, non appena disponibili i vaccini delle altre aziende le Forze Armate li trasporteranno in tutta Italia. L’hub principale per lo stoccaggio delle dosi sarà l’aeroporto di Pratica di Mare, da dove partiranno per raggiungere i 21 “Sub Hub”, strutture militari dislocate in tutte le Regioni che garantiscono le necessarie misure di sicurezza. Da qui partiranno per essere consegnati ai siti di somministrazione. Il piano prevede l’utilizzo di 11 aerei, 73 elicotteri e oltre 360 autoveicoli.
“Pfizer ha assicurato che nella settimana dal 28 dicembre arriveranno altre 450 mila dosi – dice Arcuri -, portate direttamente dall’azienda nei 300 punti somministrazione scelti con regioni e province autonome”. Il 27 dicembre medici e specializzandi vaccineranno il personale sanitario. Quello di domenica sarà solo un gruppo limitato di operatori sanitari che raggiungerà all’incirca il milione di lavoratori della sanità nel mese di gennaio. Poi si passerà alle persone nelle Rsa, nel Lazio già dalla prossima settimana. Successivamente le popolazioni a rischio, anziani o soggetti con specifiche patologie. In Veneto, si apprende, si vaccina il 90% del personale sanitario e delle rsa.