I lavoratori e i liberi professionisti ancora non vaccinati in caso di accesso nei luoghi di lavoro rischiano sanzioni a partire da 600 fino a 1.500 euro. Sanzioni anche per i datori di lavoro che non effettuano i controlli
A partire da oggi, 15 febbraio, scatta l’obbligo del Green pass rafforzato, o Super Green pass, per tutti i lavoratori over 50: tutti i dipendenti, sia del comparto pubblico che di quello privato, dovranno esibire la certificazione verde, da vaccino o guarigione, per accedere ai luoghi di lavoro. L’obbligo durerà per quattro mesi, ossia fino al 15 giugno 2022. Questa misura si aggiunge all’obbligo del vaccino per le persone di età pari o superiore ai 50 anni, entrata in vigore a partire dall’8 gennaio 2022.
Va specificato che dopo la prima dose il Super Green pass per chi si è vaccinato con una sola dose è valido a partire dal 15esimo giorno successivo all’inoculazione e dura fino alla dose successiva; dopo la seconda dose la validità è di sei mesi e infine dopo la terza dose la sua durata è illimitata, o almeno lo è al momento.
I lavoratori e i liberi professionisti ancora non vaccinati, che al momento sono oltre 5 milioni di cui circa 1,4 milioni di over 50, in caso di accesso nei luoghi di lavoro rischiano sanzioni a partire da 600 fino a 1.500 euro. Previste sanzioni anche per i datori di lavoro che non effettuano i controlli oppure non fanno rispettare l’obbligo: per questi sono previste multe da 400 fino a 1.000 euro.
Da un punto di vista retributivo i lavoratori ultra-cinquantenni sprovvisti di certificazione verde rafforzata e che per questo motivo non si potranno recare sul posto di lavoro saranno considerati assenti ingiustificati: non subiranno alcun richiamo disciplinare e manterranno il proprio posto di lavoro, ma non avranno diritto ad alcuna retribuzione o emolumento e non potranno richiedere ferie o permessi.
Le Faq del governo specificano che le uniche eccezioni previste per l’esenzione del vaccino, o l’eventuale differimento dopo aver contratto il Covid, sono solo “in caso di accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale o dal medico vaccinatore, nel rispetto delle circolari del Ministero della salute in materia di esenzione dalla vaccinazione anti SARS-CoV-2″
Dall’1 febbraio il certificato verde, che si ottiene con il vaccino, se si è guariti dal Covid ma anche con un tampone negativo effettuato 48 ore prima se antigenico o 72 ore se rapido, è necessario per andare negli entrare negli uffici pubblici, negli uffici finanziari e nelle attività commerciali. Mentre sono sempre garantite le esigenze alimentari e di prima necessità, sanitarie, di sicurezza e di giustizia e quindi non sarà necessario esibire il certificato verde.
In sostanza i cittadini avranno libero accesso a tutti quei negozi che vendono in prevalenza prodotti alimentari e bevande (come ad esempio ipermercati, supermercati, discount di alimentari, minimercati e altri esercizi non specializzati di alimenti vari) nei mercati all’aperto e nei negozi per il commercio al dettaglio di prodotti surgelati.