LONDRA. Donald Trump è salito oggi sul palco delle commemorazioni dei 75 anni del D-Day, di fronte al mare di Portsmouth, uno dei porti da dove partì la forza d’invasione per raggiungere le coste francesi il 4 giugno 1944 dando via all’operazione “Overlord” dello sbarco in Normandia. Il Presidente Trump ha preso la parola per leggere la preghiera scritta per l’occasione dal presidente Franklin Delano Roosevelt che prese direttamente parte allo sbarco come alto ufficiale, pur camminando già con l’aiuto di un bastone.
Nel testo si invoca la protezione di “Dio Onnipotente sui nostri figli,orgoglio della nazione, impegnati nella “lotta per preservare la nostra Repubblica, la nostra religione, la nostra civiltà e liberare un’umanità sofferente“. Il palco ha visto fra gli altri protagonisti Theresa May ed Emmanuel Macron, che hanno letto nella commozione generale le lettere ai familiari di un caduto della resistenza francese e di un capitano britannico, Norman Skinner, morto in Normandia. Mentre Justin Trudeau ha ricordato un ufficiale canadese, il tenente colonnello Cecil Merritt,decorato nel corso della II guerra mondiale. Le letture dei leader sono state intervallate da racconti e rievocazioni affidate ad attori e militari, da filmati e da canti.
Il luogo dello sbarco dell’operazione Overlord fu scelto durante la conferenza Trident nel maggio 1943 a Washington: venne preferita la Normandia piuttosto che il Pas-de-Calais, in quanto le divisioni tedesche presenti in questa zona erano più numerose e soprattutto perché non vi erano spiagge e porti che consentissero un rinforzo rapido della testa di ponte. Alla fine del mese di gennaio 1944, Eisenhower stabilì i mezzi che dovevano essere impiegati nell’operazione: tre divisioni aviotrasportate e cinque divisioni trasportate via mare (due americane e tre inglesi). La zona di sbarco si doveva estendere per circa 60 chilometri, dall’estuario del fiume Orne alla costa orientale del Cotentin. Durante la notte precedente l’operazione anfibia, le divisioni aviotrasportate dovevano coprire tutto il settore di sbarco al fine di proteggerlo ai suoi fianchi.
La scelta della Normandia per l’operazione Overlord consentì di ingannare i tedeschi. Con l’operazione Fortitude, lanciata dagli Alleati, si fece credere ai tedeschi ad uno sbarco nel Pas-de-Calais, bloccando così alcune divisioni tedesche in quest’ultimo settore. La decisione di attaccare i nazisti in Normandia porta la data del 6 giugno 1944. Alle 9.33 del mattino le agenzie americane lanciano il primo flash sullo sbarco. Ma per mettere in ginocchio la Germania il prezzo è altissimo: il bilancio sarà di diecimila morti nelle prime 24 ore. Il fronte corre da Le Havre a Cherbourg in Normandia. Una sorpresa per i tedeschi che aspettavano l’attacco sulla Manica, al Pas de Calais, e non vogliono ammettere di essersi sbagliati. Cinque i punti di sbarco, classificati con nomi di fantasia: «Utah» o «Omaha» di pertinenza degli americani a occidente, «Gold», «Judno» e «Sword» per gli inglesi a oriente.
Un giorno intero di battaglia sanguinosissima ed è inutile illudersi di salvare il soldato Ryan: di soldati Ryan ne moriranno circa diecimila nelle prime ventiquattr’ore, il prezzo tremendo (peraltro previsto) pagato per una testa di ponte in Europa dopo quattro anni di guerra. Il colpo decisivo per mettere in ginocchio la Germania e sollevare l’Urss dal sostenere da sola il peso del conflitto.
Torna alla memoria la promessa di Churchill nella drammatica notte del 2 agosto 1940, quando tutto sembrava perduto: «Ricordate: non ci fermeremo, non ci stancheremo mai, non cederemo mai; l’intero nostro popolo e l’Impero si sono votati al compito di ripulire l’Europa dalla peste nazista e di salvare il mondo dal nuovo Medioevo… e il mattino verrà».