Il ministro: "più contagi nell'ultimo mese e mezzo che in tutta la pandemia, ma il vaccino ha evitato le ospedalizzazioni"
Il ministro della salute predica cautela e difende la strategia del governo di contrasto al covid. Ospite di Mezz’ora in più su Raitre, Roberto Speranza ha rivelato che ci sono stati più contagi nell’ultimo mese e mezzo che in tutta la pandemia. Ma i tanti casi di omicron, spiega il titolare della salute, “non si sono trasformati in ospedalizzazioni e ciò è grazie alla campagna vaccinale: siamo al 91% di prime dosi tra gli over12“.
Stiamo quindi piegando la curva, ma “abbiamo bisogno ancora di un elemento di cautela. L’Ecdc, centro europeo del controllo delle malattie, ci dice che non ne siamo ancora usciti, certo va molto, molto meglio“, ha aggiunto Speranza, che ha difeso anche l’obbligo del green pass rafforzato per i lavoratori over50. La misura, che entra in vigore domani, martedì 15 febbraio, è definita da Speranza “giusta e coraggiosa“.
Cautela anche sugli allentamenti, come quello che riguarda la mascherina, da venerdì scorso non più obbligatoria all’aperto. La mascherina, ha ricordato il ministro, “è stato uno strumento fondamentale e lo è ancora“. Ora è possibile toglierla all’aperto, ma va comunque portata con sé e indossata nei luoghi chiusi o in caso di necessità, come assembramenti o situazione di rischio, ha invitato Speranza.
Speranza ha parlato anche del dopo covid, annunciando il ritorno del bonus per il sostegno psicologico, visti gli enormi strascichi che la pandemia sta lasciando nella psiche degli italiani. “Ci stiamo lavorando in queste ore – ha risposto il ministro della salute – e penso che già nel milleproroghe in discussione alla camera daremo una riposta. Il bonus probabilmente ci sarà“.