L’impennata di contagi, registrata negli ultimi giorni in Italia, preoccupa sempre più cittadini, vertici istituzionali ed esperti. La situazione, considerata molto grave per quanto riguarda la circolazione del virus, potrebbe costringere Governo e Regioni ad attuare un piano straordinario come già attuato in altri paesi europei.
Sulla questione è intervenuto Walter Ricciardi, consigliere del ministro della salute per l’emergenza Covid e ordinario di Igiene generale e applicata alla Facoltà di medicina della Cattolica di Roma, che sposa la linea – definita “chiara” – seguita ad esempio dalla Francia, nazione nella quale il presidente Macron ha imposto il coprifuoco per sei settimane: «Data la situazione molto grave di circolazione del virus, abbiamo indicato chiusure mirate nelle regioni con altissima circolazione del Sars-Cov2 finalizzate a consentire lo svolgimento delle attività scolastiche e produttive».
Secondo Ricciardi nelle zone dove l’indice di contagio è superiore a 1 sarà necessario chiudere punti di aggregazione come palestre, circoli e gli esercizi commerciali considerati non essenziali. Mentre sarà fondamentale potenziare lo smartworking – da attuare dove possibile – oltre a rafforzare e garantire la massima sicurezza sui mezzi di trasporto pubblico.
L’esperto ha poi sottolineato come uno tra i più grandi problemi di questo momento sia rappresentato dal tracciamento dei contagi, conosciuto anche come “contact tracing”, che non sta funzionando né manualmente «le Asl non sono più in grado di tracciare i contagi» e né tecnologicamente attraverso l’app Immuni. La strategia di contenimento del virus non sta funzionando poiché in molte Regioni è in atto: «Il mancato o ritardato rafforzamento dei Dipartimenti di prevenzione, a causa del basso numero di medici igienisti a disposizione, e ai migliaia di focolai in atto (4.913 focolai attivi, dei quali 1.749 nuovi). La situazione è molto grave, le regioni stanno andando verso la perdita del controllo dei contagi».
All’appello di Ricciardi si unisce il Comitato tecnico scientifico che alla luce dei ultimi dati emersi e della nuova fase nella quale siamo entrati ha chiesto al Governo “misure più stringenti per far fronte al progressivo aumento dei contagi“. Secondo quanto è trapelato gli esperti del Cts chiedono si giunga a provvedimenti più restrittivi in tempi rapidi che superino l’attuale Dpcm, anche in vista del week end. Tra le ipotesi, quella di un coprifuoco’ e l’utilizzo della didattica a distanza almeno per le scuole superiori, quest’ultima soluzione però è diametralmente opposta a quella di Walter Ricciardi.
Carlo Saccomando