Oggi il governo dovrà prendere una decisione sull’eventuale passaggio da zona gialla a zona arancione o rossa nelle Regioni in cui è aumentato il rischio di contagio. L’esecutivo e il ministro alla Salute Roberto Speranza dopo aver elaborato i dati in arrivo dalle Regioni e dopo la riunione della cabina di regia determineranno una nuova mappa epidemiologica dell’Italia.
Ieri intanto Emilia Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia hanno anticipato le decisioni del governo emanando nuove ordinanze accompagnate da alcune misure restrittive per arginare la diffusione dei contagi.
Anche la Campania, dopo un primo stallo iniziale che ha generato una bufera mediatica, attraverso il governatore Vincenzo De Luca ha annunciato l’attuazione di nuove misure restrittive, tra cui l’istituzione di zone rosse nelle città dove si registra un alto livello di contagi e limitazioni per i negozi.
Situazione in bilico anche in altre regioni che potrebbero vedersi riclassificate: è il caso del Lazio dove Luca Zingaretti si dice pronto a varare un’ordinanza che adotta in parte le limitazioni delle zone arancioni.
Il ministro per gli Affari regionali e per le Autonomie Francesco Boccia ha evidenziato che le nuove misure anti-Covid arriveranno tra sabato e domenica, ma per l’applicazione vera e propria verranno date 24 ore di tempo, in maniera tale da permettere ai cittadini coinvolti di prepararsi alle nuove direttive. In ogni caso non ci sarà un nuovo Dpcm ma un’ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza, presa di comune accordo con i governatori interessati.
A livello nazionale sul fronte del contrasto al virus giungono importanti novità da parte del commissario straordinario per la gestione dell’emergenza Covid, Domenico Arcuri, che ha confermato che le prime dosi di vaccino potrebbero essere distribuite, alle fasce più deboli, a partire da fine gennaio, forse anche con l’aiuto dell’esercito.
Carlo Saccomando