• 2 Novembre 2024
  • POLITICA

Covid, Mattarella: “Ci inchiniamo alla memoria delle vittime”

Il presidente della Repubblica interviene nella giornata della memoria per le vittime del Covid

Alla memoria delle vittime ci inchiniamo. Nel dolore dei loro familiari si riconosce l’intera comunità nazionale“. Lo dice il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in una dichiarazione, in occasione della Giornata nazionale in memoria delle vittime da Coronavirus, istituita dal Parlamento.

L’immagine simbolo

Il capo dello Stato evoca l’immagine-simbolo dei mezzi militari che a Bergamo, esattamente due anni fa, trasportavano le bare delle vittime, “che racchiudeva il dramma dell’intera pandemia”. Mattarella quindi ricorda “i tanti che non ci sono più” e ringrazia “quanti hanno contribuito alla salvaguardia della salute collettiva, al funzionamento dei servizi essenziali“. Scienziati e ricercatori, medici, infermieri, personale sanitario, pubblici amministratori, donne e uomini della Protezione civile, militari e forze dell’ordine, volontari, “hanno costituito un caposaldo su cui abbiamo potuto contare. A tutti loro va la nostra gratitudine“.

L’uscita dall’emergenza

Proprio ieri il decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri che decide l’uscita dall’emergenza e lo stop alle restrizioni. “La Repubblica – afferma Mattarella – è fortemente impegnata a garantire i ritmi di una rinnovata vita della nostra comunità, senza dimenticare la lezione di quanto è avvenuto“.

Sindaco di Bergamo: “Ci siamo rialzati ma cuore è rimasto lì”

Tantissimi le istituzioni e i politici che oggi ricordano e celebrano la giornata dedicata alle vittime del Covid. Tra anche il il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, che su Twitter sceglie non sceglie l’immagine simbolo, ma un’altra altrettanto forte. “Siamo andati oltre, e ci siamo rialzati – scrive il primo cittadino – ma il nostro cuore è rimasto lì”.

Emanuele Iacusso

Classe 1971, studi di filosofia, giornalista professionista. Si occupa da 20 anni di politica, come assiduo frequentatore di Palazzi romani. Ha lavorato lungamente in radio e in televisione, presso importanti network nazionali. Tra le passioni i motori, l'astronomia e lo sport.

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