Dieci le Regioni a rischio moderato, tra cui la Sicilia che quasi sicuramente a partire da lunedì passerà in zona gialla. I valori riscontrati nell'ultima settimana saranno analizzati oggi durante la Cabina di regia.
Cala leggermente l’indice di trasmissibilità secondo il consueto monitoraggio settimanale Iss-Ministero Salute sull’andamento del Covid in Italia: l’indice Rt passa dall’1,1 registrato scorsa settimana a 1,01 di quest’ultima. L’ulteriore ribasso conferma una tendenza già in atto da alcune settimane.
Mentre è in lieve aumento l’incidenza nazionale con 77 casi ogni 100 mila abitanti per il periodo compreso tra il 20 e il 26 agosto. Un’incremento si sole 3 unità rispetto ai 74 casi di una settimana fa. Il valori saranno all’esame della Cabina di regia prevista oggi.
Sono 10 le Regioni e le province autonome che risultano invece classificate a rischio moderato e la Sicilia, che quasi sicuramente entrerà in zona gialla a partire da lunedì, è classificata a rischio moderato ma con “un’alta progressione di escalation nei prossimo 30 giorni“. Mentre le altre 11 Regioni risultano classificate a rischio basso. Oltre la Sicilia che ha superato le soglie per i ricoveri (19.4%) e le intensive (12.1%), il rischio moderato riguarda Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Liguria, Piemonte, Trento, Puglia, e Valle d’Aosta.
Nessuna Regione o provincia autonoma supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è in aumento al 5,7%, con il numero di persone ricoverate passate da 423 a 504. Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale aumenta invece del 7,1%. Il numero di persone ricoverate in queste aree è in crescita da 3.472 unità a 4036, 564 in più negli ultimi sette giorni.
La circolazione della variante Delta è ormai il maggior veicolo di diffusione del Covid in Italia e anche all’interno dei Paesi dell’Unione Europea. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità per contrastare le varianti è necessario aumentare la copertura vaccinale e portare a compimento l’intero ciclo vaccinale.Gli esperti dell’Iss spiegano che “sarebbe opportuno realizzare un capillare tracciamento e contenimento dei casi, mantenere elevata l’attenzione ed applicare e rispettare misure e comportamenti per limitare l’ulteriore aumento della circolazione virale“.
Ad oggi nel Belpaese sono quasi 40 milioni gli italiani di età superiore ai 12 anni che hanno ricevuto la prima dose di vaccino (66,6% della popolazione). Oltre 37 milioni quelli che hanno completato l’intero ciclo vaccinale (62,5%). Secondo il commissario straordinario per l’emergenza, il generale Figliuolo, per fine settembre l’Italia potrebbe raggiungere l’immunità di gregge. Per raggiungere l’obiettivo il target è necessario raggiungere l’80% delle immunizzazioni.