In Italia superate le 56 milioni di dosi inoculate. Intanto Pfizer e BioNTech annunciano che chiederanno l'autorizzazione per produrre e distribuire la terza dose del vaccino anti Covid.
Come già annunciato nei giorni scorsi la variante Delta sta facendo lievitare il numero dei nuovi contagi da Coronavirus in Italia e in tutta Europa. La conferma definitiva arriva dai dati della bozza di monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute sull’andamento dei contagi nel nostro Paese, che come ogni venerdì è all’esame della cabina di regia e che saranno presentati nella giornata odierna.
Il dato che desta maggiore preoccupazione è quello relativo all’indice di contagio Rt, che dopo settimane in costante calo ha registrato un leggero aumento passando dal 0,63 della passata settimana all’attuale 0,66. Ciò che invece fa ben sperare sono i numeri legati alle vaccinazioni giornaliere che ormai da molte settimane a questa parte continuano stabilmente a superare quota mezzo milione (a parte nella giornata del 4 luglio che come ogni domenica registra un rallentamento), così come aveva si era augurato a fine aprile il commissario per l’emergenza straordinario Francesco Figliuolo. In risalita anche l’incidenza dei casi di Covid che arriva a 11 casi ogni 100mila abitanti, rispetto ai 9 di sette giorni fa.
Attualmente nel Belpaese sono state superate le 56 milioni di somministrazioni di vaccino: 33,5 milioni le prime dosi, equivalente al 56,6% della popolazione, e poco meno di 22,5 milioni di italiani, ossia il 37,9% dei cittadini, hanno completato l’intero ciclo vaccinale. Quest’ultima percentuale aumenta se si calcolano gli italiani completamente immunizzati al di sopra dei 12 anni che sono il 41,6%.
A certificare l’aumento del numero dei nuovi contagi a causa dell’arrivo delle varianti in Italia i dati diffusi dalla Fondazione Gimbe: nella settimana tra il 30 giugno e 6 luglio c’è stato un incremento del 5%, a fronte di un calo del 24,2% dei ricoveri, del 30,7% degli ingressi in terapia intensiva e del 26,4% delle morti. Inoltre in 11 regioni su 21 si è registrato un incremento del numero dei casi di contagio, mentre nelle rimanenti 10 regioni la curva dei contagi continua a decrescere.
“Anche l’attività di test, dopo 7 settimane di calo,– aggiunge Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe – registra un aumento del 15,5%, continuando tuttavia ad attestarsi su numeri troppo bassi, con conseguente sottostima dei nuovi casi e insufficiente tracciamento dei contatti”.
Intanto a proposito di contrasto alla variante Delta, tra le cause principali dell’incrementato del numero dei nuovi contagi in tutto il pianeta, due tra i maggiori produttori di vaccini si stanno preparano alla controffensiva: le multinazionali farmaceutiche Pfizer e BioNTech hanno annunciato che nelle prossime settimane chiederanno alle autorità regolatorie, tra cui la Fda in Usa e l’Ema in Ue, l’autorizzazione per la terza dose del vaccino anti Covid.
Il passo decisivo arriva a seguito dei dati iniziali di un sperimentazione clinica che sono stati definiti “incoraggianti”. I risultati hanno mostrato che una terza iniezione aumenta il livello degli anticorpi da 5 a 10 volte contro il ceppo originario e la variante Beta rispetto alle prime due dosi. Le case farmaceutiche prevedono di pubblicare in tempi brevi altri dati definitivi.