Hanno destato grande preoccupazione gli assembramenti registrati questo fine settimana nei centri delle grandi città italiane. Come annunciato da qualche tempo, e grazie ai dati confortanti pervenuti alla Cabina di Regia, domenica il governo sancito il definitivo passaggio da zona arancione a zona gialla di altre quattro regioni (Lombardia, Piemonte, Calabria e Basilicata) e quello da zona rossa ad arancione dell’Abruzzo.
L’ulteriore allentamento delle misure ha provocato nei cittadini italiani un effetto simile al “via libera tutti“, che hanno dimenticato gli appelli alla responsabilità e si sono riversati in massa nelle principali vie dello shopping, per effettuare gli acquisti natalizi, oppure per tornare a riappropriarsi del rito del caffè o dell’aperitivo tra amici e conoscenti.
Scene che hanno indotto i vertici di governo a valutare un possibile irrigidimento delle misure anticontagio nei giorni festivi e prefestivi, non è escluso un nuovo Dpcm, per scongiurare l’arrivo della terza ondata. L’ipotesi sarebbe quella di rendere tutta l’Italia zona rossa o arancione nelle giornate più a rischio, prendendo a modello l’esempio tedesco della cancelliera Angela Merkel che nei giorni scorsi ha annunciato un lockdown più duro a partire da mercoledì 16 dicembre.
Mentre nei confronti dei piccoli Comuni sarà permesso un allentamento: si sta valutando l’idea di una deroga che dia, a chi abiti in paesi sotto i 5000 abitanti, la possibilità di spostarsi entro i 30 chilometri.
Nella giornata odierna è prevista una riunione tra i capidelegazione della maggioranza, il Cts, la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, il ministro Francesco Boccia ed altri per decidere quali misure adottare per prevenire un innalzamento della curva epidemiologica e soprattutto nuovi decessi a causa del Covid. Infatti non è passato inosservato al governo e al Comitato Tecnico Scientifico un dato allarmante: l’Italia è il primo paese in Europa per numero di morti a causa del Coronavirus.
La riunione indetta oggi ha un duplice obiettivo: quello di analizzare la situazione epidemiologica e i rischi sanitari e capire se vi siano preoccupazioni particolari in vista dei possibili assembramenti nelle vie dello shopping nei prossimi giorni.
Vista la situazione il premier Giuseppe Conte, su Facebook, si è affrettato a lanciare un monito nei confronti degli italiani : “Sono ormai lunghi mesi che siamo tutti impegnati, con grandi e piccoli sacrifici, nella battaglia contro il Covid-19. La nostra comunità nazionale, pur tra mille difficoltà, è riuscita a mostrare un forte spirito di coesione e un grande senso di responsabilità. Sono convinto che continueremo a mostrare questa saldezza anche nelle prossime settimane, in occasione delle festività natalizie. Dobbiamo continuare a impegnarci e a mantenerci vigili per contrastare il contagio”.
Carlo Saccomando