In Italia negli ultimi 7 giorni c’è stata una netta impennata dei nuovi casi di Covid: si è registrato un aumento del 58,9% rispetto alla settimana precedente. È quanto emerge dal consueto monitoraggio della Fondazione Gimbe che ha diffuso i dati relativi alla settimana dal 15 al 21 giugno. Nel dettaglio i casi settimanali sono stati 255 mila, in deciso aumento rispetto agli oltre 160 mila della rilevazione precedente.
Impennata che si è registrata in tutte le Regioni: dal +31,3% della Valle D’Aosta al +91,5% del Friuli-Venezia Giulia. Solo in due Province si registra una riduzione percentuale dei nuovi casi: Caltanissetta -10,2% e Vibo Valentia -10,2%, mentre salgono da 99 a 105 le Province in cui si rileva un aumento (dal +5,6% di Crotone al +131,7% di Reggio Calabria).
Per quanto riguarda i ricoveri ospedalieri l’incremento dei nuovi casi ha determinato un’inversione di tendenza, al rialzo, sia in area medica (+14,4%) che in terapia intensiva (+12,6%). In area critica dal minimo di 183 del 12 giugno i posti letto occupati sono saliti a 206 il 21 giugno. In area medica, invece, dopo aver toccato il minimo di 4.076 l’11 giugno, sono risaliti a quota 4.803 il 21 giugno.
Al 21 giugno il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti Covid è del 7,5% in area medica (dal 3,6% del Piemonte al 17,2% di Umbria e Sicilia) e del 2,2% in area critica. Tornano a scendere i decessi: 337 negli ultimi 7 giorni (di cui 52 riferiti a periodi precedenti), con una media di 48 al giorno rispetto ai 59 della settimana precedente.
Nonostante l’aumento dei contagi, tornano a scendere i decessi: -19% negli ultimi 7 giorni. Nella settimana 15-21 giugno, le vittime sono state 337 negli ultimi 7 giorni (di cui 52 riferiti a periodi precedenti), con una media di 48 al giorno rispetto ai 59 della settimana precedente.
Al 22 giugno sono 6,85 milioni le persone di età superiore a 5 anni che non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino, di cui 4,03 milioni attualmente vaccinabili e 2,82 milioni temporaneamente protette in quanto guarite da Covid-19 da meno di 180 giorni.
Diminuiscono inoltre i nuovi vaccinati, che sono 2.981 rispetto ai 3.253 della settimana precedente (-8,4%). In particolare, 5,51 milioni di italiani sono senza terza dose e 4,05 milioni di fragili sono senza quarta dose.
“In questa fase della pandemia è fondamentale ridurre la circolazione virale, in particolare indossando la mascherina nei locali al chiuso, specialmente se affollati o poco ventilati e in condizioni di grandi assembramenti anche all’aperto“. È quanto afferma il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Caltabellotta, a fronte degli ultimi dati presentati.
Come aveva già fatto la settimana scorsa l’esperto invita le Istituzioni a potenziare la campagna vaccinale, attualmente in fase di stallo, in particolar modo per tutte le persone fragili. La priorità è aumentare “la copertura con la terza dose negli over 50 e con la quarta dose in tutte le persone vulnerabili incluse nella platea“. E lancia un appello di responsabilità chiedendo a tutti di “evitare di disorientare la popolazione con proposte antiscientifiche e rischiose per la salute“.
Oltre al numero totale di positivi, circa 600 mila (anche se considerato “largamente sottostimato dalla Fondazione) e lo stallo della campagna vaccinale, Cartabellotta ricorda che al momento “è impossibile stimare l’entità di questa risalita d’inizio estate” e quindi non si ha alcuna certezza di quando verrà raggiunto il picco.