Multe fino a 1000 euro per chi sarà trovato in ufficio senza certificazione. Chi non va al lavoro è assente ingiustificato
Da domani tutti i lavoratori pubblici e privati over50 dovranno esibire il green pass rafforzato per entrare sul luogo di lavoro. Si tratta della super certificazione verde, che si ottiene dopo aver completato il ciclo vaccinale. Quindi o con la dose booster oppure due dosi più guarigione, o se si è in attesa di seconda o terza dose. Quindi non basterà più il tampone negativo. Un provvedimento fortemente voluto dal governo e difeso dal ministro della salute Roberto Speranza.
E’ l’effetto dell’obbligo vaccinale imposto a chi ha più di 50 anni e che sarà in vigore fino al 15 giugno. Una norma, per altro, già prevista per alcune categorie di lavoratori, come gli operatori sanitari e le forze dell’ordine.
Il controllo spetta al datore di lavoro. Chi sarà trovato in ufficio o in azienda privo del green pass rischia provvedimenti disciplinari e un’ammenda compresa tra i 600 e i 1000 euro, oltre ai 100 euro previsti dal decreto sull’obbligo vaccinale. La sanzione per i controllori è invece tra i 400 e i 1000 euro.
Chi non potrà presentarsi al lavoro, perché sprovvisto di super green pass, sarà considerato assente ingiustificato, senza conseguenze disciplinari come la perdita del posto di lavoro, ma con paga sospesa. Un lavoratore può però essere adibito ad altre mansioni in modo da non perdere il diritto allo stipendio.
Sono previste alcune esenzioni, in particolare “in caso di accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale dell’assistito o dal medico vaccinatore“.