“La mia paura è quella del Natale. Noi vogliamo vivere un Natale normale, ma, se immaginiamo di farlo come qualcuno ha vissuto le settimane dell’estate, a gennaio o febbraio ritorneremo in questa situazione e non possiamo permettercelo”. Queste le affermazioni di Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte, intervistato dalla trasmissione Buongiorno, su Sky TG24.
“Da venerdì scorso il Piemonte è potenzialmente in zona arancione”, prosegue il governatore, convinto che se al 30 di novembre la Regione avrà mantenuto i dati dell’ultimo periodo potrà uscire dalla cosiddetta zona rossa. Va ricordato che il presidente Cirio, nelle ore immediatamente successive all’approvazione dell’ultimo DPCM del governo, si era schierato apertamente contro la decisione di collocare il Piemonte in zona rossa.
Inoltre ribadisce la richiesta, da parte di tutti i governatori, di semplificare il calcolo dei 21 parametri che sanciscono il livello di rischio, in maniera tale da renderlo più comprensibile agli italiani: “Se i cittadini percepiscono il senso di come sono valutati i territori, aumentano la responsabilità personale e ci permette prudenza, questo è molto importante”.
Cirio specifica che anche in caso di possibili semplificazione resta fondamentale utilizzare parametri ancorati ad evidenze scientifiche, ma attualmente la valutazione è molto complessa. Inoltre etichetta come “caposaldo da non abbandonare mai”, che è importante mantenere ancora nel tempo, il meccanismo delle finestre di contenimento per cui i dati per il passaggio da una zona all’altra.
Carlo Saccomando