In Italia la situazione epidemiologica sembra finalmente migliorare – anche se lentamente – e il governo, come già annunciato dal premier Draghi, sembra pronto ad concedere qualche libertà in più. Mercoledì 22 aprile è attesa l’approvazione in Consiglio dei ministri del nuovo decreto legge Covid, valido dal 26 aprile fino al 31 luglio. Inoltre è quasi certo che lo stato d’emergenza verrà prolungato fino al temine di luglio.
Le novità più importanti lette nella bozza di dl pervenuto alla stampa riguardano il ritorno alla zona gialla, laddove i parametri lo permettano, e la nascita della ‘certificazione verde‘, documento necessario per gli spostamenti tra Regioni rosse e arancioni.
Per quanto concerne il coprifuoco è quasi certo che rimarrà attivo dalle ore 22 alle 5, anche se alcuni governatori premono per lo spostamento alle 23 se non addirittura a mezzanotte, in particolar modo per andare incontro alle esigenze dei ristoratori prossimi alla riapertura.
Sulla base dei dati pervenuti dalle cabine di regia territoriali sono undici le regioni e due le provincie che puntano a ritornare in zona gialla da lunedì 26 aprile: Abruzzo, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Umbria, Veneto e le province di Trento e Bolzano.
Gli spostamenti tra le regioni collocate in zona gialla sarà possibile senza alcuna certificazione al seguito. Mentre per i cittadini residenti nelle regioni arancioni o rosse il governo ha studiato un sistema per permettere gli spostamenti in sicurezza e consentire la ripartenza di un settore cruciale dell’economia italiana: il turismo.
Si tratta del certificato verde, un documento che autorizzerà lo spostamento tra regioni di colore diverso. Potrà essere sia in formato cartaceo che digitale e avrà una validità di sei mesi, sia per i vaccinati che per coloro i quali sono guariti dal Covid. Per chi abbia concluso un intero ciclo di vaccinazione sarà rilasciato dalla struttura sanitaria che effettua la somministrazione. Per chi sia guarito viene invece rilasciato dall’ospedale, medico di base o pediatra. Chi falsifica il certificato rischia il carcere.
Sarà inoltre permesso lo spostamento anche ai cittadini che abbiano effettuato un test molecolare o antigenico, con esito negativo, rilasciato da strutture sanitarie riconosciute o farmacie. La validità di quest’ultimo però sarà solo di 48 ore.
In zona gialla potranno tornare a lavorare bar e ristoranti, sia a pranzo che a cena, con consumo al tavolo esclusivamente all’aperto. A partire dal 1° giugno anche i locali che hanno spazi al chiuso potranno effettuare il servizio al tavolo dalle 5 alle 18.
Nelle zone gialle, dal 26 aprile fino al 15 giugno sarà consentito un solo spostamento al giorno per andare a trovare parenti e amici in massimo 4 persone oltre ai minorenni sui quali si esercita la responsabilità genitoriale. Lo spostamento nelle zone gialle è consentito sia all’interno della regione sia tra regioni dello stesso colore, mentre in zona arancione lo spostamento è consentito solo in ambito comunale. Dal 16 giugno dovrebbero essere tolte tutte le restrizioni sulle visite, ad eccezione delle zone rosse.
Sempre dal 26 aprile nelle zone gialle si potrà tornare a giocare a calcetto purché in spazi aperti: “Sarà consentito lo svolgimento all’aperto di qualsiasi attività sportiva” comprese quelle di squadra e di contatto. Continuerà il divieto all’utilizzo degli spogliatoi nelle strutture sportive. Per quanto riguarda le piscine riapriranno all’aperto dal 14 maggio, mentre le palestre dovranno aspettare il primo giugno (in questo caso al chiuso).
A proposito di attività sportive stadi e palazzetti dello sport riapriranno i battenti in zona gialla a partire dal 1° giugno. La capienza consentita all’interno di queste strutture non dovrà essere non superiore al 25% della capienza massima, con un numero massimo di spettatori che non potrà superare le mille unità all’aperto e cinquecento al chiuso. Nella bozza si legge ancora che la capienza consentita non potrà essere superiore al 50% di quella massima autorizzata.
Dal 26 aprile, in zona gialla, spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, live-club e in altri locali o spazi anche all’aperto, a condizione che siano svolti esclusivamente con posti a sedere preassegnati e che sia assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia tra gli spettatori, anche se conviventi, che per il personale di servizio.
Dal 15 maggio i centri commerciali saranno aperti nel fine settimana in zona gialla. Potranno rialzare la saracinesca tutte le attività degli esercizi commerciali presenti “all’interno dei mercati, dei centri commerciali e altre strutture ad essi assimilabili nei giorni festivi e prefestivi possono svolgersi nei limiti e con le modalità previste“.