Il ministero dell’Istruzione ha comunicato che, alla data del 10 ottobre, gli studenti contagiati sono pari allo 0,080% (5.793 casi di positività), per il personale docente la percentuale è dello 0,133% del totale (1.020 casi), per il personale non docente si parla dello 0,139% (283 casi).
I dati del monitoraggio sul numero di studenti contagiati in Italia, condotto dal Ministero dell’Istruzione con la collaborazione dei dirigenti scolastici, sono stati condivisi con l’Istituto Superiore di Sanità.
Ieri il ministero in una nota indirizzata alle scuole aveva ribadito il regolare svolgimento delle attività didattiche svolte all’interno degli edifici scolastici e non saltuariamente in ambienti diversi da quelli scolastici (come ad esempio parchi, teatri, biblioteche, archivi, cinema, musei). Il chiarimento alle scuole era giunto in seguito alle numerose domande giunte al ministero in merito all’interpretazione e all’applicazione di alcune disposizioni contenute nel nuovo Dpcm.
Ieri su Facebook il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, aveva voluto fornire alcuni importanti chiarimenti in merito al tema della didattica digitale nelle scuole superiori, iniziativa caldeggiata da molti presidenti di Regione per alleggerire il sistema dei trasporti pubblici locali: “L’uso complementare della didattica digitale per le scuole superiori è già realtà – esordisce l’Azzolina sui socia – e ha permesso non solo di garantire il distanziamento in aula, ma anche di alleggerire di molto il carico del trasporto pubblico.”
La ministra ricorda che la cosiddetta ‘didattica digitale integrata‘ è una delle disposizioni scritte nero su bianco nel “Piano Scuola” condiviso e approvato anche dalle Regioni lo scorso giugno. “In quel documento – prosegue Azzolina – è previsto anche lo scaglionamento degli ingressi che, infatti, molti Istituti hanno predisposto.”
“Le scuole hanno lavorato tantissimo questa estate per garantire il rientro in classe di studenti e studentesse. Se l’idea per qualcuno è chiuderle e lasciare tutti a casa, la risposta è no.” conclude con decisione il ministro pentastellato.
Carlo Saccomando