• 5 Novembre 2024
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Coronavirus, torna la paura del contagio per l’85% degli italiani

Cresce in modo esponenziale il numero degli italiani che oggi hanno paura per l’emergenza Coronavirus, con l’85% dei cittadini che si dichiara preoccupato o molto preoccupato, in netta inversione di tendenza dopo mesi di fiducia crescente. È quanto emerge dalla prima indagine Coldiretti/Ixe’ sulla nuova ondata della pandemia in Italia divulgata dopo la proroga dello stato di emergenza con l’adozione di misure più restrittive per i cittadini di fronte all’avanzare del virus.

Una situazione che, secondo quanto emerge, ha fatto tornare i livelli di preoccupazione degli italiani sui valori di inizio maggio nel periodo di lockdown. L’indagine Coldiretti/Ixe’ evidenzia che quasi la metà degli italiani (43%) conosce qualcuno che ha contratto il Coronavirus tra i propri familiari o parenti, amici o conoscenti, o addirittura ne sono stati colpiti direttamente. La preoccupazione maggiore riguarda la salute propria o dei congiunti, soprattutto di quelli in età avanzata, con la grande maggioranza che vede in prospettiva una tendenza al peggioramento della situazione ed il pericolo di un nuovo lockdown.

paura contagio

Una possibilità, sottolinea Coldiretti, destinata ad avere effetti disastrosi sul piano economico ed occupazionale come dimostrano le proiezioni sull’andamento fortemente negativo del PIL nel 2020 ed i rischi per il lavoro.

Gli effetti colpiscono addirittura la spesa alimentare che fa segnare un calo del 10% nel 2020 per effetto del crollo del canale della ristorazione che non viene compensato dal leggero aumento della spesa domestica: un’analisi della stessa associazione, sulla base di dati Ismea, evidenzia un taglio complessivo della spesa a tavola di ben 24 miliardi nel 2020 per effetto dell’emergenza Covid.

La spesa degli italiani, per ciò che concerne il cibo, è tornata indietro di dieci anni su valori del 2010 ed a pesare è stata la chiusura durante il lockdown della ristorazione per la quale rimane una situazione di sofferenza per le difficoltà economiche, lo smart working, la diffidenza dei consumatori e le difficoltà del turismo, soprattutto straniero, che rappresenta una fetta importante della clientela.

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