In Italia negli ultimi giorni stanno crescendo sempre più i timori legati al possible sviluppo di una seconda ondata dei contagi da Coronavirus: nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute, sono stati registrati 402 nuovi casi, 6 in più di ieri, che fanno salire il totale a 249.204. Le vittime, invece, sono scese dalle 10 di mercoledì alle 6 di ieri.
Preoccupazioni manifestate apertamente da Roberto Speranza che ha lanciato un monito ai giovani: “Serve più attenzione. Siete il principale veicolo di contagio.” Il ministro della Sanità ha poi aggiunto: ” È vero che l’Italia in questa fase sta meglio degli altri Paesi, ma è pura illusione pensare che, mentre nel resto d’Europa il contagio riparte e già si parla di seconda ondata, noi possiamo restare tranquilli e beati“.
A destare le maggiori preoccupazioni è la situazione del Veneto, regione in cui nelle ultime 24 ore sono stati registrati 183 positivi in più. Sulla questione è intervenuto il presidente della Regione Luca Zaia: “Noi abbiamo un virus di ritorno. È ormai chiaro che c’è ed è portato da fuori. Stamattina abbiamo sentito i direttori sanitari e tutti ci hanno confermato questo leitmotiv. Abbiamo il virus da rientro da veneti che sono andati in vacanza e se lo portano a casa – prosegue Zaia -. Abbiamo individuato casi dalla Spagna, dal Perù, da Malta, 8 ragazzi dall’isola di Pag in Croazia, da Corfù“.
Il governatore del Veneto, al fine di garantire la massima sicurezza a livello sanitario, ha consigliato ai giovani di trascorrere le vacanze nel territorio italiano, mentre se si optasse per la villeggiatura in mete estere il dictat deve essere quello di non abbassare mai la guardia. “Io direi che bisogna fare molta attenzione. Non è colpa dei croati o dei maltesi, funziona così – conclude il governatore leghista -. Noi siamo usciti dal tunnel, altri Paesi sono ancora nel tunnel“.
A Padova è stato segnalato il caso di due 18enni risultate positive dopo il ritorno da un viaggio in Croazia per festeggiare la Maturità. Circostanza che farà scattare l’obbligo del test tampone per tutti gli altri ragazzi che hanno partecipato alla vacanza . Le due ragazze, con altri coetanei, si sono aggregate ad un viaggio organizzato che aveva creato un pacchetto vacanze per l’isola di Pag, nel quale erano previste serata in discoteca, festival e partecipazione ad eventi di diverso genere alloggiando in appartamenti dove potevano dormire dalle due alle sette persone.
Anche al Sud, più precisamente in Sicilia, preoccupa il caso di un 17enne risultato positivo, dopo aver partecipato a una serata in una delle discoteche sulla spiaggia più frequentate di Catania. Il si è presentato con il padre al pronto soccorso del Policlinico della città e, dopo l’esito del tampone, è stato posto in isolamento nella sua abitazione, assieme ai familiari. L’allarme si è diffuso rapidamente in città visto che nel locale erano presenti almeno mille persone e per una trentina di loro, quelle più a stretto contatto con il giovane, è stato disposto l’isolamento.
Carlo Saccomando