Una “situazione senza precedenti con ripercussioni impossibili da prevedere esattamente“. Così la Bce, nei verbali della conference call del 18 marzo, descrive lo shock economico causato all’Eurozona dal coronavirus che portò ali varo del ‘Pepp’, il programma di acquisti di debito per l’emergenza pandemica da 750 miliardi di euro.
Il documento parla di “necessità urgente” di agire di fronte all’ampliarsi degli spread sia dei paesi a più basso rating che a livello dei titoli societari, riflesso di una “fuga dal rischio” che stava colpendo anche Paesi con rating elevato.
Intanto la Fed, annuncia nuovi programmi per 2.300 miliardi di dollari a sostegno dell’economia. “La priorità del Paese è affrontare la crisi sanitaria. Il ruolo della Fed è offrire il maggiore sostegno e la maggiore stabilità possibile“, afferma il presidente della banca centrale degli Stati Uniti, Jerome Powell.