Si parla insistentemente di un “coordinamento europeo” sulle misure in programma per il periodo delle feste natalizie, ne hanno parlato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il presidente della Commissione Ursula Von Der Leyen in una telefonata nella quale, secondo il premier, c’è stato un “ottimo scambio di vedute” su questo e altri temi.
Se da questo si arrivi poi ad un risultato concreto è tutto da vedere anche se una sponda è arrivata dal presidente francese Emmanuel Macron che ha definito “impossibile” immaginare l’apertura di funivie e seggiovie per le feste.
Un accordo a livello europeo, con una regia di coordinamento unica, per uniformare le misure restrittive che scatteranno con le vacanze di Natale e Capodanno, il tentativo di riaprire le scuole coinvolgendo i sindaci delle grandi città prima di Natale nella prima data utile e l’ulteriore stretta sugli spostamenti tra il 24 dicembre e il 6 gennaio, con il divieto di feste e appuntamenti di piazza, cenone a numero chiuso, con forse 6, massimo 8 persone.
Il governo lavora su più fronti per far sì che gli interventi che saranno decisi con il prossimo Dpcm consentano di evitare gli errori fatti in estate e non siano vanificati dalle scelte degli altri Paesi, in particolare quelle relative allo sci visto che il governo ha ribadito il no alla riapertura degli impianti e una decisione in senso contrario da parte di altre nazioni rappresenterebbe un ulteriore colpo ad un’economia già al tappeto.
Norbert Ciuccariello