ROMA.
Viste
le scadenze in calendario, quella che si apre è una settimana
particolarmente delicata per la politica e complicata per il Governo,
che deve dare attuazione alle due misure più attese: reddito di
cittadinanza e riforma della legge Fornero con l’introduzione di
Quota 100.
Oggi il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in una conferenza stampa a Palazzo Chigi ha lanciato un chiaro messaggio dicendo “non c’è all’ordine del giorno alcun rimpasto. Non abbiamo né valutato, né preso in esame alcun rimpasto, è una prospettiva che escludiamo”. E’ un chiarimento che si è reso necessario, visto che nella conferenza di fine anno, ma anche nei giorni scorsi erano circolate voci di imminenti rimpasti nel governo e soprattutto un riequilibrio nei rapporti di forza tra i due alleati, con attribuzioni maggiori alla Lega, in virtù della sua crescita nei consensi, stando ai più autorevoli sondaggi.
Fuori dall’Italia, due esponenti di primissimo piano si pronunciano su temi scottanti come la salute delle banche e la ricetta per il futuro parlamento europeo.
Nel primo caso è il Ministro dell’Economia che parlando a Mosca agli studenti dice “nessun problema” con il settore bancario italiano nel suo complesso; è migliorato molto negli scorsi anni”, poi però ha dovuto ammettere che “ci sono alcuni problemi specifici con uno o due istituti bancari di taglia piccola o media”.
Sull’Europa invece c’è un colpo di spada del Ministro Luigi Di Maio, leader di 5Stelle, che da Strasburgo, davanti alla sede del Parlamento, in diretta Facebook, afferma “Ci sono due parlamenti, uno a Bruxelles e uno qui. E questa è la marchetta francese che dobbiamo cancellare il prima possibile”. Quella contro questa Europa sarà uno dei temi caldi della campagna elettorale del suo movimento. A conferma di questo nella polemica gli ha dato man forte Alessandro Di Battista, che nei giorni scorsi ha smentito l’ipotesi di una sua candidatura in Europa.
