No ad un eventuale voto sull'aumento delle spese militari. Lo annuncia l'ex premier
Il Movimento 5 stelle voterebbe contro un eventuale aumento delle spese militari. Lo ha spiegato il presidente dell’M5s Giuseppe Conte in una intervista a La Stampa.
“Non potremmo assecondare un voto che individuasse come prioritario l’incremento delle spese militari a carico del nostro bilancio nazionale. In questo caso il Movimento non potrebbe fare altro che votare contro“, ha detto l’ex presidente del Consiglio. Per il quale l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia non è un motivo sufficiente per un ulteriore investimento in armi. “La guerra in corso non deve suggestionarci e farci perdere lucidità: non dobbiamo cedere all’onda emotiva che sembra indurci a difenderci da una imminente aggressione russa. L’urgenza rimane invece proteggere famiglie e imprese dalla crisi“, ha risposto Conte. “Cadrebbe il governo? Ognuno fa le sue scelte“.
Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha già annunciato l’intenzione del governo di avviarsi verso il 2% del pil in spese di militari, che vorrebbe dire oltre 100 milioni di euro al giorno. Una quota frutto di un accordo in ambito Nato. Alla Camera, la scorsa settimana, si è votato a larga maggioranza un Ordine del giorno sull’aumento delle spese militari. L’Odg è un testo che chiede al governo di impegnarsi in una certa direzione: non è vincolante ma può acquistare un significato politico. Tanto che alcune forze politiche, soprattutto Lega e Movimento 5 stelle, ci hanno ripensato. L’ordine del giorno non sarà quindi ripresentato al Senato proprio per non mettere in difficoltà la maggioranza.
Nell’intervista al quotidiano torinese, Conte ha risposto anche sulla missione anti covid russa in Italia di due anni fa. E’ quella cui ha fatto riferimento un alto funzionario del ministero degli esteri di Mosca per minacciare l’Italia e il ministro della Difesa Guerini di “conseguenze irreversibili” la scorsa settimana. Si sospetta che si trattasse di una operazione di intelligence, perché la maggior parte dei componenti della delegazione erano militari e non medici. Presidente del consiglio era proprio Giuseppe Conte, che è stato convocato al Copasir, la Commissione sui Servizi segreti. “Ho subito chiamato il presidente del Copasir, Adolfo Urso, dichiarando di essere disponibile in ogni istante a riferire del mio operato davanti alla Commissione parlamentare. È stato fatto tutto in assoluta trasparenza“, ha risposto Conte. “Non c’era nessuna possibilità che si trasformasse in un’operazione di intelligence. I nostri militari hanno sempre affiancato la missione russa“.
Giuseppe Conte in realtà è presidente “sospeso” del Movimento, per effetto di una decisione del tribunale di Napoli. La scorsa settimana è stato riapprovato lo statuto, ora tocca alla leadership. La nuova votazione online è fissata per il 27 e 28 marzo, dalle ore 8 del 27 alle ore 22 del giorno dopo. Oltre alla presidenza di Conte, gli iscritti al Movimento dovranno nominare il terzo componente del Comitato di garanzia, e il collegio dei probiviri.