“Siamo disponibili a condividere la responsabilità di governo come abbiamo fatto fin qui, ma occorre un forte segno di discontinuità“. Queste le prima parole rilasciate da Giuseppe Conte al termine dell’incontro con Mario Draghi. Il presidente del Movimento 5 stelle ha dichiarato alla stampa assiepata fuori da Palazzo Chigi di aver consegnato al premier un documento con le istanze del M5s.
Conte ha inoltre voluto sottolineare il forte disagio politico accumulato dal Movimento nell’ultimo periodo bersagliato da “attacchi pregiudiziali, mancanze di rispetto e invettive” da parte dei tutti gli altri partiti di maggioranza con l’obiettivo di voler distruggere il partito.
L’ex premier ha dato la disponibilità di M5s a rimanere tra le forze della maggioranza, a patto che venga dato un forte segnale di discontinuità perché “fuori dai palazzi sta montando un malessere sociale a cui dobbiamo dare una urgente risposta“. Tra le richieste dei pentastellati vengono richiesti interventi “straordinari” nei confronti di famiglie e imprese, perché i famosi duecento euro di bonus inseriti nei cedolini di luglio di lavoratori e pensionati non sono la soluzione ai problemi.
Inoltre servirebbero misure come il taglio del Cuneo fiscale, interventi per i lavoratori e un serio dibattito sul salario minimo. E sul reddito di cittadinanza, cavallo di battaglia dei 5stelle e spesso criticata da parte di altre forze politiche, ha sottolineato: “Non permettiamo più che il reddito di cittadinanza sia messo quotidianamente in discussione“.
Altro argomento al centro della conversazione ha riguardato i poteri in mano al Consiglio dei Ministri, considerati troppo marginali. Conte e i suoi lamentano che al principale organo collegiale esecutivo del governo sia relegato il ruolo di “mero certificatore di decisioni già prese“.
Il numero uno del Movimento si è anche soffermato sulla questione del superbonus: ” va risolto con assoluta urgenza il blocco che c’è sulla cessione dei crediti fiscali del superbonus. Ci sono migliaia di imprese sull’orlo del fallimento, famiglie che non possono completare i lavori e noi non possiamo permetterlo“. A chi gli chiede se la fiducia sul superbonus potrebbe compromettere la permanenza del M5s nel governo, Conte replica che è in programma una riunione di capigruppo durante la quale verrà stabilità la posizione del partito.
“Abbiamo bisogno di risposte chiare e impegni precisi anche in tempi ragionevoli” conclude Conte, che ha tenuto a specificare che Draghi si prenderà un po’ di tempo per valutare le richieste avanzate e che non si aspettava una risposta immediata perché non sarebbe stato un atteggiamento serio.