MILANO. Anatomia del romanticismo sulla passerella di Prada, che disseziona l’idea stessa di ciò che è romantico, unendo i fiori e il militare, il pizzo e lo stivale da combattimento, la pelliccia colorata e il nero totale, in un’ideale storia d’amore dove convivono la tenerezza e la passione, il pericolo e la paura.
Sulla passerella buia, rischiarata da luci cimiteriali, sfila un invito “all’unione di male e bene, forte e debole perché – spiega la stilista – sono tutti aspetti presenti nell’umanità’. Se di asprezza se ne vede tanta, nei cappotti neri chiusi in vita da elementi metallici, nei combat boot e nei capispalla militari imbottiti, a ricordare che ” viviamo in un momento pericoloso dove la violenza ci circonda e la guerra ci spaventa”, anche “d’amore si parla molto”, come di una necessità insita in ogni essere umano, ma anche con un certo idealismo.