TORINO. Il bilancio dell’operazione ‘Casanova’ è di 15 arresti, 4 obblighi di firma e 50 denunce, oltre al sequestro di 1,4 milioni di euro.
Nel corso della complessa indagine, coordinata dal pm Manuela Pedrotta, i finanzieri hanno analizzato oltre 30.000 transazioni finanziarie e 200 segnalazioni per operazioni sospette, avvalendosi della cooperazione internazionale di 22 Paesi.
Le persone raggirate sono risultate così coinvolte da arrivare a vendere le proprietà di famiglia e ad indebitarsi per soddisfare le sempre più pressanti richieste di denaro dei truffatori.
La banda era specializzata anche nella cosiddetta truffa del ‘man in the middle’, che consiste nell’inserirsi nella corrispondenza informatica altrui e nella sostituzione nei rapporti commerciali tra le aziende ‘spiate’, così da indurre queste ultime, con e-mail ingannevoli, a trasferire le somme dovute per rapporti di credito/debito su conti correnti creati ad hoc, in uso agli indagati. Sui siti di incontri online si spacciavano per agenti dell’Interpol, piloti di aerei, comandanti di grandi navi, ingegneri petroliferi o militari impegnati all’estero e, una volta conquistata la fiducia delle donne loro vittime, anche con promesse di matrimonio, inventavano improvvise necessità finanziarie. Ammontano a diverse migliaia di euro i guadagni ottenuti con queste “truffe sentimentali” dalla banda smantellata dalla guardia di finanza di Torino.