L'uomo faceva arrivare la droga sull'isola attraverso l'utilizzo di aerei leggeri ed effettuava il lancio del carico di stupefacenti a bassa quota in zone rurali.
Cocaina lanciata dai cieli di Oristano, a bordo di aerei superleggeri, in stile “narcos” sudamericani. A leggerla così sembra il modus operandi di narcotrafficanti del calibro di Pablo Escobar, le cui imprese sono state raccontate in numerosi libri, documentari, film e serie tv di successo, che a cavallo tra gli anni ’70 e ’80 riuscì a trasportare ingenti quantitativi di droga dalla Colombia agli Stati Uniti. E invece si tratta di una tecnica utilizzata da un italiano che è stato incastrato dai carabinieri della Compagnia di Oristano.
Le indagini sono scattate alcuni mesi fa, quando i militari hanno scoperto il singolare modo in cui era stato fatto arrivare il carico. Anche se non sarebbe la prima volta che in Sardegna, e più in generale in Italia, si ha notizia di una simile attività criminale: come testimonia un’inchiesta del Corriere della Sera denominata “Voli della droga, la flotta dei narcos in Italia” è stata svelata l’esistenza di narco-voli dall’Albania e dai Balcani verso in nostro Paese. Tra i territori più esposti ci sarebbe soprattutto il Nord Italia a causa del numero ingente di aviosuperfici: 280 in totale tra Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli.
Secondo gli inquirenti l’uomo faceva arrivare la droga sull’isola attraverso l’utilizzo di aerei leggeri ed effettuava il lancio del carico di stupefacenti a bassa quota in zone rurali. Il narcotrafficante italiano è stato rintracciato e arrestato. I dettagli dell’operazione saranno illustrati in una conferenza stampa alle 10.30 al Comando provinciale dei carabinieri di Oristano.