TORINO. Scelta perché è la città con il maggior numero di sforamenti dei limiti d’inquinamento atmosferico, Torino ospita da questa mattina 4 giugno, e fino a domani 5 giugno, il “Clean Air Dialogue”, una due giorni in cui si discuterà di misure per la qualità dell’aria, alla presenza di sei ministri, oltre al premier Conte e al ministro dell’Ambiente Sergio Costa. «Il governo italiano firmerà il protocollo d’azione “Aria pulita” con la Ue e le Regioni per migliorare la qualità dell’aria, e uscire dalle procedure d’infrazione, sia per non pagare multe pesanti, sia perché secondo l’Organizzazione mondiale della sanità in Italia ci sono 80mila decessi prematuri all’anno, 260 al giorno, per l’inquinamento atmosferico», ha spiegato Costa. Il piano, che si discuterà nel corso del Clean Air Dialogue, prevede fondi per 400 milioni di euro per: l’uscita dal carbone per la produzione energetica nel 2025; incentivi ai mezzi di trasporto a propulsione ibrida; l’omologazione nel Codice della strada per la micromobilità elettrica; incentivi volti alla sostituzione delle vecchie caldaie da riscaldamento; la riduzione delle emissioni di ammoniaca dagli allevamenti.
Oggi e domani rappresentano quindi due giorni molto importanti al fine di
migliorare la legislazione esistente, e ridurre le emissioni dannose causate dall’industria, dal traffico, dagli impianti di produzione di energia, e dall’agricoltura. Il “Clean Air Programme for Europe” prevede, tra gli strumenti operativi presenti, il potenziamento della condivisione delle migliori pratiche a livello comunitario, attraverso i dialoghi bilaterali strutturati con gli Stati denominati Clean Air Dialogues. All’appuntamento l’Italia arriva preparata attraverso azioni precise con l’obiettivo di contrastare l’inquinamento atmosferico, per delineare la direzione futura della politica dell’Unione sull’aria pulita.
Il Bel Paese è infatti gravato da due procedure d’infrazione sulla qualità dell’aria: la 2015/2043 e la 2014/2147, relative al superamento dei livelli di biossido di azoto e particolato (PM10) in alcune regioni italiane. Su invito del Commissario per l’Ambiente, Karmenu Vella, il ministro Sergio Costa ha formalizzato, il 15 novembre 2018, la richiesta per la realizzazione dei Clean Air Dialogues in Italia. A questo scopo il ministro ha istituito un gruppo di lavoro cui partecipano anche rappresentanti dei ministeri dei Trasporti, dello Sviluppo Economico, delle Politiche Agricole, della Salute e a cui è stato invitato anche un rappresentante del Ministero dell’Economia.
Simona Cocola