TORINO. Era una sensazione che da tempo si percepiva nell’ambiente bianconero, ma di cui nessuno osava parlare apertamente: Massimiliano Allegri, dalla prossima stagione, non sarà più l’allenatore della Juventus. Dopo cinque anni in cui ha vinto 5 scudetti consecutivi, 4 Coppe Italia, 2 Supercoppe Italiane e 2 secondi posti in Champions League, il tecnico livornese non siederà più sulla panchina del club campione d’Italia.
L’annuncio della separazione è arrivato a seguito del lungo confronto avuto ieri, e che sembrava poter proseguire anche oggi, con il presidente Andrea Agnelli. La società, al termine dell’allenamento odierno alla Continassa, ha deciso di diffondere in una nota la scelta presa di comune accordo. O quasi…
Nello specifico la nota della Juventus recita: “Massimiliano Allegri non siederà sulla panchina della Juventus nella prossima stagione 2019/2020. L’allenatore e il Presidente, Andrea Agnelli, incontreranno insieme i media in occasione della conferenza stampa, che si terrà domani, sabato 18 maggio, alle ore 14 presso la sala conferenze dell’Allianz Stadium“.
A questo punto sorge spontaneo domandarsi quale siano stati i motivi a portare club e tecnico alla separazione, nonostante il contratto prevedesse ancora un anno di durata. Appassionati di calcio e sopratutto i tifosi bianconeri si domandano chi sarà il prossimo allenatore della Vecchia Signora.
Alcune voci non confermate parlavano di un probabile ritorno di Antonio Conte, opzione caldeggiata da una parte dei tifosi, che però sembrerebbe in procinto di cominciare una nuova avventura sulla panchina degli acerrimi nemici dell’Inter. Altro profilo interessante è rappresentato da Simone Inzaghi, neo vincitore della Coppa Italia con la Lazio e da tre anni e mezzo circa alla guida del club biancoceleste, di cui si parla già da qualche anno.
Il sogno di molti era rappresentato da Zinedine Zidane, ex fantasista bianconero capace di esaltare i tifosi al pari di Cristiano Ronaldo. L’attaccante portoghese avrebbe appoggiato senza riserve il tecnico francese in quanto ha avuto modo di lavorarci ai tempi di Madrid e con cui ha vinto 3 Coppe dei Campioni consecutive, 1 Liga, 2 Coppe del mondo per club, 2 Supercoppe europee e 1 supercoppa di Spagna. Putroppo non sarà possibile in quanto è tornato da qualche mese nelle fila dei Blancos.
Un’altro ex juventino molto amato dai tifosi è Didier Deshamp, attuale CT della Nazionale francese e campione del mondo in carica. Anche questa candidatura sembrerebbe complicata, perchè il commissario tecnico transalpino è intenzionato a guidare i suoi alla qualificazione mondiale e proverà a conquistare il secondo mondiale consecutivo, così da eguagliare il record del bis consecutivo mondiale detenuto dall’Italia di Vittorio Pozzo nel 1934 e 1938, e dal Brasile nelle annate 1958 e 1962, allenate prima da Vicente Feola e successivamente da Aymoré Moreira.
Altra missione impossibile è rappresentata dall’ingaggio di Pep Guardiola, che difficilmente si allontanerà dal Manchester City, dopo la seconda vittoria consecutiva della Premier League e il sogno di conquistare la Champions con i Citizen. La sua carriera dice inoltre che la sua durata sulla panchina è solitamente di 3 anni: tre al Barcellona, tre al Bayern Monaco e attualmente due al City.
L’ultima opzione che potrebbe soprendere tutti è rappresentata da Erik ten Hag, attuale allenatore dell’Ajax, che mercoledì ha festeggiato la conquista del suo primo campionato olandese e che con il suo gioco è stato capace di arrivare alle semifinali di Champions eliminando proprio la Juve ai quarti. Proprio come CR7 che due anni fa eliminò i bianconeri dalla coppa, e l’anno seguente si accasò a Torino, non è detto che la società bianconera decida di ripetere l’operazione e portare sotto i propri colori un altro avversario valoroso che si è fatto apprezzare da tutti per le ottime conoscenze calcistiche.
Carlo Saccomando