TORINO. Dal 31 maggio al 5 giugno 2019 Torino ospita la 22esima edizione del festival “CinemAmbiente”, ricca dei migliori documentari e cortometraggi a tema ambientale provenienti da tutto il mondo, una selezione di oltre 100 titoli. Sono quattro le sezioni competitive, in forma di concorsi, oltre a CinemAmbiente Junior: “Documentari internazionali”, “Documentari One Hour”, “Documentari italiani”, e “Cortometraggi internazionali”. A completare il programma di quest’anno ci sono poi le sezioni non competitive “Panorama” ed “Eventi speciali”. Si tratta di un festival ecocostenibile, a emissioni zero, in quanto la CO2 prodotta viene compensata tramite il protocollo Asja -CO2, plastic free, e aderente al protocollo dell’Agenda 21, relativo all’acquisto di materiali ecosostenibili.
Nato nel capoluogo piemontese nel 1998, CinemAmbiente, che nella serata inaugurale si apre con “The Human Element”, film che documenta la nuova impresa del fotografo James Balog, ha sempre perseguito lo scopo di presentare film e documentari ambientali, contribuendo a promuovere il cinema e la cultura ambientale. Fondatore e direttore del festival torinese è Gaetano Capizzi, mentre l’organizzazione è affidata all’Associazione CinemAmbiente e al Museo Nazionale del Cinema. Nel tempo la manifestazione è diventata uno tra i più importanti appuntamenti cinematografici ambientali del panorama internazionale, arricchendosi, inoltre, di dibattiti, incontri con gli autori, mostre, presentazioni di libri, spettacoli teatrali, concerti, eventi sul territorio.
CinemAmbiente rappresenta l’occasione per osservare la direzione delle tematiche ambientaliste, quest’anno orientate verso un nuovo attivismo giovanile, sensibile ai cambiamenti climatici, e guidato dall’attivista Greta Thunberg, ispiratrice del movimento #FridaysForFuture. Il neo-movimentismo ambientale – di cui il festival avevacolto i fermenti già dalla scorsa edizione con il premio al film “Aktivisti”, incentrato sulla battaglia ambientalista dell’allora quindicenne militante – ha attirato l’attenzione di diversi registi e documentaristi, rendendo i “Millennials” e la generazione Z, nata dopo i Millennials tra il 1995 e fino al 2012, protagonisti di diversi titoli in cartellone.
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Simona Cocola