TORINO. Prosegue l’andata dei quarti di finale di Champions League con un vero e proprio mercoledì “da leoni”, nel quale si affrontano il Manchester United in casa contro il Barcellona, e nel match più interessante per i tifosi italiani, la Juventus in trasferta contro l’Ajax.
Il riferimento al famoso film datato 1978 diretto, diretto da dal regista John Milius e dedicato al mondo del surf è stato scelto non a caso per simboleggiare il fatto che si incontrano quattro potenze del calcio europeo e mondiale. In totale le quattro squadre hanno nel loro palmares un totale di 14 Coppe dei Campioni così ripartite: Barcellona 5 , Ajax 4 , Manchester United 3 e Juventus 2.
La Juventus affronta gli olandesi dell’Ajax alla Johan Cruyff Arena di Amsterdam, davanti ad uno stadio tutto esaurito, davanti a 55mila spettatori di cui 3mila bianconeri. I Campioni d’Italia in carica devono fare a meno degli infortunati Chiellini, Can, Caceres e Cuadrado. In pratica una moria di giocatori il cui cognome inizia con la lettera C. Precedentemente era stato infortunato anche Douglas Costa, oggi a disposizione dalla panchina. Si salva Cancelo, non toccato dalla maledizione, che è regolarmente in campo. Mister Allegri si affida al consolidato 4-3-3 e la formazione non riserva particolari novità: decide di schierare come centrale di difesa Rugani a fianco di Bonucci, a causa dell’indisponibilità di Chiellini; a centrocampo Bentancur viene preferito a Khedira, quest’ultimo rientrato recentemente da un lungo infortunio. In attacco Bernardeschi prende il posto di Dybala e soprattutto si rivede in campo Cristiano Ronaldo, che torna in campo dopo l’infortunio occorso il 25 marzo scorso, nella partita valida per le qualificazioni europee delle nazionali tra Portogallo e Serbia. CR7 si è ristabilito in tempi da record grazie alla grande professionalità e impegno profusi per il più rapido recupero. Si gioca nel sold-out della Johan Cruyff Arena di Amsterdam davanti a 55mila spettatori, di cui 3mila bianconeri.
L’Ajax non presenta particolari novità di formazione, l’allenatore Ten Hag schiera con un 4-3-3 nel quale l’unica novità è rappresentata da Veltman, inserito come terzino destro, al posto dello squalificato Mazraoui. La Juventus ha perso le ultime due trasferte europee e i lancieri sperano di poter approfittare del trend negativo.
Parte bene l’Ajax che affronta l’inizio gara con un pressing alto e feroce nei confronti degli avversari. La prima palla pericolosa è proprio per i padroni di casa al 17esimo che dopo un lungo possesso palla in zona limite dell’area juventina, riescono a servire palla a Ziyech sulla destra, il centrocampista marocchino con un preciso sinistro a giro da fuori area impegna Szcznesny che si esibisce in un’ottima parata. Altra occasione per i lancieri al 22esimo con Van de Beek, che dopo uno scambio con Tadic va alla conclusione che sfiora il palo di sinistra. La Vecchia Signora si mostra finalmente pericolosa 29esimo con Ronaldo che colpisce al volo dagli sviluppi di calcio d’angolo, ma il destro è fuori di molto. Al 36esimo ci prova anche Bernardeschi dal lato sinistro dell’area, ma la sua girata non inquadra lo specchio della porta. A poco meno di un minuto dal termine della prima frazione di gioco la Juve trova la finalmente la giocata giusta: Joao Cancelo serve con una pennellata perfetta a centro area Cristiano Ronaldo che si inserisce divinamente tra le maglie avversarie e di testa timbra il vantaggio.
Il the caldo consumato nell’intervallo rimane sullo stomaco ai bianconeri, perché basta un giro di lancette ai padroni di casa per agguantare il pareggio: a seguito di un’azione scaturita dalla classica messa in gioco del pallone da centrocampo, gli olandesi portano la palla dal proprio portiere sino all’area avversaria in maniera rapida e precisa. La sfera arriva sino alla fascia sinistra in zona d’attacco per Neres, che sfrutta una palla persa di Cancelo, l’esterno brasiliano riesce a liberarsi dalla marcatura del terzino portoghese e disegna una traiettoria a giro sul secondo palo che non lascia scampo all’estremo difensore bianconero. Per i bianconeri il gol dell’1-1 è come una doccia gelata. Al 50esimo Neres riesce a trovare il gol del vantaggio, ma per fortuna degli uomini di Allegri la rete viene annullata dopo un consulto Var, per un’evidente posizione di fuorigioco dell’attaccante. L’allenatore toscano prova a dare una scossa ai suoi con gli ingressi di Dybala e Douglas Costa, per Mandzukic e Matuidi. L’esterno brasiliano riesce a dare più brio sulla fascia sinistra e mette in seria difficoltà la difesa avversaria, in un occasione riesce addirittura a superare il diretto avversario Veltman con un favoloso dribbling ad elastico e successivo tunnel, che fa impazzire i 3mila bianconeri presenti in trasferta. Ma ancora i padroni di casa all’82esimo sfiorano il vantaggio con l’unico giocatore subentrato dalla panchina olandese: il giovane Ekkelenkamp, a seguito di un elegante passaggio di tacco di Tadic, scaglia un destro dall’altezza del dischetto del rigore. Il portiere bianconero è attento e riesce a neutralizzare il tiro. Dopo due minuti Douglas Costa sulla sinistra fa faville, dribbla nuovamente Veltman, salta anche un altro avversario e da due passi tira in porta. Onana non riesce ad opporsi al preciso diagonale, ma il palo destro nega la gioia del gol al brasiliano. C’è ancora spazio per un’azione per parte prima del triplice fischio : Cancelo al 87esimo dalla destra effettua un cross di esterno sinistro, simile alla famosa “trivela” del connazionale Quaresma, che nessun compagno intercetta in area e che Onana riesce a smanacciare a lato, mentre per l’Ajax al 91esimo Tadic riceve palla in area e scaglia un tiro di punta, per cercare di anticipare gli avversari. Ci pensa Rugani con una deviazione in corner ad evitare la beffa finale.
La gara termina in parità, con un risultato tutto sommato positivo per i bianconeri che nel prossimo match avranno il vantaggio di giocare tra le mura amiche e quello di aver realizzato un gol in trasferta. Nel complesso è un turno ancora aperto, nel quale i lancieri ha ancora delle buone chance di giocarsi la qualificazione alle semifinali.
L’allenatore dei padroni di casa Solskjaer sceglie di cambiare sorprendentemente la formazione rispetto alle attese, inserendo Dalot in difesa e sacrificando sia Lingard che Martial in attacco. Gioca Young come esterno d’attacco con licenza di attaccare quando necessario, ma sopratutto di difendere e bloccare le iniziative blaugrana sulla fascia destra. Mentre il Barcellona è reduce da un periodo di forma straordinario nel quale ha messo a segno 8 vittorie negli ultimi nove incontri ufficiali disputati e detiene una striscia di 16 risultati utili consecutivi. Nella formazione blaugrana l’unica notizia da segnalare è che Vidal perde il ballottaggio sia con Coutinho che con Arthur. Anche in questo match c’è un pò di Italia, visto che la direzione viene affidata al fischietto tricolore Rocchi.
Il Barça sin dai primi minuti del match ha in mano il pallino del gioco e al 12esimo si porta in vantaggio: Busquets alla trequarti trova Messi in area, l’argentino si defila sulla sinistra e disegna un preciso passaggio per Suarez. L’uruguagio colpisce di testa verso la porta, Shaw prova ad allontanare il pallone, nel tentativo svirgola e mette la palla in rete nella propria porta. In un primo momento la rete viene annullata dal guardialinee, ma dopo un consulto in sala Var il vantaggio viene giustamente convalidato. Alla metà del primo tempo i Red Devils protestano per un rigore non assegnato a causa di un intervento in area di Pique su McTominay, per Rocchi non si tratta di fallo. Il primo tempo termina senza ulteriori sussulti da parte di entrambe le squadre.
Nella seconda frazione di gioco il canovaccio è sempre il medesimo, con gli uomini allenati da Valverde a mantenere un lungo possesso palla esasperante per gli avversari e quasi fine a ste stesso, che ad un certo punto spingono sull’acceleratore e mettono in seria difficoltà gli avversari. Il tecnico norvegese Solskjaer cercherà con i tre cambi di rinfoltire il reparto d’attacco e rendere più pericolosi i suoi, ma l’effetto sperato non arriverà mai. La gara termina 0-1 per il Barcellona.
Dopo questo risultato si fa impervia la strada verso la semifinale per il Manchester United che dovrà cercare di ribaltare il risultato dell’andata sul difficile campo del Camp Nou e sopratutto trovare un modo per poetr esprimere al meglio il proprio gioco, che per larghi tratti di questo match ha latitato. Per il Barça invece si tratterà di gestire il vantaggio di misura e non perdere la concentrazione in un momento così decisivo della stagione.
16.04.2019 | 21:00 | Barcellona | Manchester Utd |
16.04.2019 | 21:00 | Juventus | Ajax |
17.04.2019 | 21:00 | FC Porto | Liverpool |
17.04.2019 | 21:00 | Manchester City | Tottenham |