TORINO. Dopo poco meno di un mese torna finalmente a suonare quella musica speciale che tutti i tifosi di calcio vorrebbero fosse eseguito per la propria squadra del cuore: l’inno della Champions League. E lo fa in occasione della prima giornata di andata dei quarti di finale della competizione. In questo martedì scendono in campo tre delle quattro squadre inglesi che hanno superato il turno precedente più l’unico team portoghese. Nel dettaglio si affrontano nel primo derby della manifestazione il Tottenham contro il Manchester City, e nell’altra gara il Liverpool affronta il Porto.
È la prima volta che nuovo il stadio del Tottenham, il Tottenham Hotspur Stadium, chiamato anche New White Hart Lane, ospita un gara di Champions e quale occasione migliore se non il derby contro il Manchester City. Inoltre questa sarà la seconda partita in assoluto disputata nel nuovo impianto: la prima è datata 3 aprile, gara di campionato nel quale gli Spurs hanno battuto per 2-0 il Crystal Palace. Un altro curioso dettaglio è rappresentato dal fatto che queste due squadre si affronteranno per ben tre volte nel giro di undici giorni, un tour de force nel quale per i due esperti tecnici, Pochettino per i padroni di casa e Guardiola per i Citizen, che avranno modo di studiare nel dettaglio pregi e difetti degli avversari.
Sarà la magia della nuova casa dei londinesi, sarà il forte incitamento dei tifosi di casa, ma nella prima frazione di gioco è Il Tottenham a fare la partita. La squadra pressa a tutto campo e riesce spesso a mettere in seria difficoltà gli avversari. Purtroppo il destino si rivela beffardo perché al 12esimo minuto dagli sviluppi di un tiro di Sterling all’interno dell’area di rigore, il terzino Rose in scivolata tocca con un braccio il pallone. Dopo una consultazione alla Var il direttore di gara Kuipers decide di assegnare il penalty. Nella dinamica il tocco di mani sembra simile a quello di Alex Sandro in Juventus-Milan dello scorso sabato, colpevolmente non assegnato. Probabilmente non è il caso di ribadire l’errore dell’arbitro Fabbri, già ampiamente ammesso dal designatore arbitrale della Seria A. Dal dischetto si presenta il “Kun” Aguero, che fallisce il vantaggio grazie alla splendida intuizione del portiere Lloris. Per l’estremo difensore francese si tratta del terzo rigore consecutivo parato nel 2019, dopo quello del 10 febbraio parato a Jamie Vardie del Leicester City e quello più recente del 2 marzo parato a Pierre-Emerick Aubameyang dell’Arsenal. Sempre in Champions nello scorso anno Lloris era stato capace di parare un rigore a Higuain nell’andata degli ottavi allo Juventus Stadium, il match era terminato 2-2. Non è il primo tiro dagli undici metri parato ad Aguero, il precedente risale al 18 ottobre 2014, in un incontro di Premier League. Dopo l’errore dagli undici metri i padroni di casa dettano il gioco, senza subire alcun vero pericolo dagli avversari.
Nella ripresa i Citizen provano a cambiare ritmo e intensità, probabilmente scossi dalle parole di Guardiola negli spogliatoi. Nel momento migliore della squadra in trasferta, Eriksen con una giocata illuminante riesce a dare una svolta alla gara. Il centrocampista danese, ricevuta palla poco oltre la trequarti campo avversaria, vede l’inserimento sulla destra di Son. Con un passaggio a dir poco straordinario serve l’esterno coreano che in primo momento rischia di allungarsi palla oltre la linea di fondo campo, grazie ad una buona velocità ed un pò di fortuna riesce a bloccarla senza che la sfera varchi del tutto la riga bianca, rientra verso la porta superando il difensore Delph e con un preciso sinistro realizza il gol del vantaggio. Dopo attenta analisi alla Var si nota che la posizione di partenza di Heung-Min Son non è in fuorigioco e soprattutto che successivamente il pallone non ha superato del tutto la linea di fondo. Il gol è convalidato. Nei minuti finali Guardiola prova ad inserire Sane e De Bruyne, per cercare di agguantare il pareggio in extremis, ma la mossa non servirà ad evitare la sconfitta.
CURIOSITÀ – Heung-Min Son è stato il primo giocatore a segnare nel nuovo stadio degli Spurs , nella vittoria contro il Crystal Palace. Lo stesso centrocampista coreano si è ripetuto oggi firmando il primo gol in Champions del Tottenham nel New White Hart Lane.
Nel secondo incontro della giornata il Liverpool affronta il Porto, che conosciamo bene in quanto ha eliminato ai quarti la Roma dell’ex tecnico Di Francesco. Sconfitta che probabilmente ha contribuito in maniera pesante al seguente esonero. I Reds sono reduci da una lunga striscia di risultati positivi, prima di questo match sono 14 le partite disputate da cui è uscita invitta dal campo, e gli uomini di Klopp faranno di tutto per proseguire con il trend positivo. Anche il Benfica allenato da Coincencao non se la passa poi così male: sono 6 le partite consecutive senza sconfitte e nel campionato portoghese occupa la prima posizione a 69 punti, in coabitazione col Benfica, a sei giornate dalla fine della stagione. Le due squadre si erano già incontrate nella scorsa edizione della competizione, durante gli ottavi di finale. La squadra inglese aveva avuto la meglio allo 0-5 dell’andata, realizzato in terra portoghese, e allo 0-0 del ritorno.
Il match si mette subito bene per i padroni di casa che dopo appena 5 minuti si portano in vantaggio grazie al gol di Naby Keita, deviato incolpevolmente da un difensore avversario, che lascia di stucco Iker Casillas. Per il centrocampista si tratta del primo gol in assoluto nella competizione. I Reds sviluppano un paio di occasioni con Salah, nelle quali potrebbero firmare il raddoppio, ma in entrambe le azioni l’egiziano non riesce ad inquadrare lo specchio della porta. Al 26esimo, dopo un ottimo giro palla, gli uomini di Klopp firmano il 2-0 grazie alla rete di Firmino lasciato colpevolmente solo davanti alla porta. Il Porto si fa pericoloso in due occasioni con il talentuoso Marega, ma l’attaccante maliano in un occasione trova la parata dell’ottimo Allison e nell’altra non riesce ad imprimere la giusta forza ad una girata al volo. Nella ripresa il Liverpool gestisce agevolmente il vantaggio, provando in alcune occasioni a realizzare il tris senza efficacia. Per i lusitani è sempre Marega il più pericoloso, che però non è abbastanza lucido e preciso da riuscire a realizzare il gol della bandiera.
Liverpool e Tottenham si portano a casa le prime vittorie nei quarti, anche se i risultati, per quanto importanti, non permettono ad entrambe le squadre di dormire sogni tranquilli in vista delle gare di ritorno.
Domani saranno di scena le rimanenti quattro squadre in lizza per la vittoria della Coppa dalle “grandi orecchie”: la Juventus affronterà in trasferta l’Ajax, mentre il Manchester United ospiterà in casa il Barcellona.