• 24 Novembre 2024
  • PIANETA ANIMALI

Cavallo collassato a Palermo: gli animalisti chiedono accertamento

Dopo la denuncia delle carrozze fiorentine e il trattamento spregiudicato dei cavalli adesso Italian Horse Protection accusa anche Palermo

Lo scorso 23 luglio in pieno centro a Palermo un cavallo che trainava una carrozza per turisti è stramazzato al suolo per la fatica e per il caldo. A seguito di questo episodio Sonny Richichi, presidente di IHP (Italian Horse Protection), chiede che si accertino le responsabilità dell’accaduto.

Un regolamento di svolgimento del servizio di trasporto pubblico con carrozze trainate da cavalli, che non abbia dei limiti e delle tutele minime per il benessere degli animali, secondo noi è una grave lacuna che crea i presupposti per l’incidente avvenuto a Palermo. Questo è un fatto gravissimo che ci porta a chiedere alle autorità competenti di accertare le responsabilità, comprese quelle del sindaco che è responsabile del benessere animale su tutto il territorio” ha commentato Richichi.

Il fatto di Palermo più grave dell’episodio di Firenze

Quello di Palermo è un regolamento articolato per la burocrazia dell’assegnazione delle licenze e degli spazi, ma invece molto scarno per quanto riguarda la tutela degli animali, pare non sia neppure menzionato un limite di temperatura per poter svolgere il servizio.
Per questo i volontari di IHP ritengono il fatto di Palermo ancora più grave dell’incidente avvenuto in piazza della Signoria a Firenze qualche settimana fa, per il quale sono state raccolte 35mila firme dove si chiede di fermare le carrozze nel centro storico.

A Firenze si è trattato tuttavia di un episodio isolato di un cavallo spaventato, nel caso di Palermo invece significa costringere i cavalli a lavorare in condizioni che possono divenire insopportabili.

Ricordiamo – conclude Richichi – che lo scorso ottobre una turista ci aveva segnalato la presenza in centro a Palermo di un cavallo magrissimo attaccato a una carrozza. Scrivemmo immediatamente alle autorità per chiedere che fosse individuato e sequestrato, ma nessuna risposta ci è giunta da allora.”

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Valentina Roselli

Laureata in Scienze Politiche, giornalista, ha iniziato come cronista per importanti testate nazionali e locali, ha collaborato con alcuni periodici di attualità occupandosi di politica ed è stata direttrice editoriale del quotidiano "Notizie Nazionali". Negli ultimi anni ha lavorato come ghostwriter e ha collaborato ad inchieste giornalistiche di attualità per radio e tv online.

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