Catturate per la prima volta le immagini del boom sonico generato dalle onde d’urto di due jet supersonici in volo. Il risultato è stato possibile grazie al lavoro lungo 10 anni del gruppo della Nasa, guidato da J.T. Heineck, a Mountain View.
Ad essere immortalati due T-38 della U.S. Air Force Test Pilot School, ripresi mentre volano in formazione in una serie di test fatti nel Centro di ricerca sul volo Armstrong di Edwards in California. Grazie all’uso della strioscopia (tecnica che permette di visualizzare le turbolenze prodotte nell’aria o in altri fluidi quando vengono compressi dal passaggio di un solido), nelle foto si possono vedere chiaramente le onde d’urto fondersi man mano che viaggiano, increspando l’atmosfera, e i cambiamenti di pressione prodotti quando il jet supera la velocità del suono.
E’ quello il momento in cui a terra viene percepito il cosiddetto ‘boom sonico’. Questo stesso sistema sarà usato per catturare dati cruciali sull’X-59 QueSST, che volerà a velocità supersonica, senza però generare il boom sonico ma un più silenzioso e udibile rimbombo. Arrivare in futuro a voli supersonici senza boom sonico potrebbe infatti permettere di eliminare le attuali restrizioni sui voli supersonici.