GORIZIA. Per la prima volta in Italia è stato catturato in natura un individuo di sciacallo dorato (Canis aureus). Dopo essere stato dotato di radiocollare è stato subito liberato. L’operazione è stata condotta dal personale del Dipartimento di Scienze agroalimentari, ambientali e animali dell’Università di Udine nella Riserva Naturale Regionale dei Laghi di Doberdò e Pietrarossa (Gorizia). Diffuso nei Balcani, lo sciacallo dorato ha colonizzato spontaneamente il territorio della regione Friuli Venezia Giulia a partire dalla seconda metà degli anni Ottanta.
L’operazione fa parte del programma di monitoraggio del progetto Europeo Interreg Italia-Slovenia Nat2Care. I due operatori che hanno contribuito al suo monitoraggio nelle fasi di pre e post cattura lo hanno battezzato Yama. Si tratta del secondo sciacallo dorato munito di radiocollare in Italia dopo Alberto, sciacallo trovato ferito a Osoppo (Ud), in seguito a un investimento stradale e rimesso in libertà lo scorso aprile dopo essere stato curato. Yama, fa sapere Stefano Filacorda, ricercatore e coordinatore degli studi sulla fauna selvatica dell’Università di Udine è “un adulto che vive con il suo branco composto dalla compagna e da due figli nati ad aprile sul territorio della Riserva Naturale dei laghi di Doberdò e Pietrarossa”. Pesa 14 chili e la sua dieta è prevalentemente composta da micro mammiferi (piccoli roditori), lepri e da carcasse di animali morti.
Oltre alla predisposizione del radiocollare l’esemplare è stato sottoposto a prelievi di sangue, feci e pelo utili alla raccolta di informazioni sullo stato sanitario del soggetto e della popolazione, e alla valutazione dei livelli di cortisolo, un ormone legato ai fattori di stress.