CASTELLANETA. Immersa nella natura, tra il Bosco Pineto dove si trova la frazione di Castellaneta Marina, e il mare, all’interno del Parco regionale delle Gravine sorge il borgo che ha dato i natali nel 1895 a Rodolfo Pietro Filiberto Raffaello Guglielmi, in arte Rodolfo Valentino, attore e ballerino pugliese naturalizzato statunitense, ancora oggi il “latin lover” per antonomasia. La città del mito, conosciuta in questo modo proprio per “Rudy”, Valentino, non poteva quindi non ospitare un museo dedicato all’artista, e aperto al pubblico.
I racconti sulle origini di questo luogo in provincia di Taranto si dividono tra una storia di contadini rifugiatisi in questa località per sfuggire ai pirati, e alcuni pellegrini sardi alla ricerca di terreni facili da coltivare. Vicoli stretti e architetture medievali caratterizzano la parte vecchia, che si mostra ai visitatori con le chiese barocche e rinascimentali, e la maestosità dei palazzi. Circondata dai pini d’Aleppo, oltre che dalle querce di roverella, dai ginepri, e molto altro, Castellaneta è conosciuta anche per le numerose gravine, incisioni erosive profonde oltre 100 metri simili ai Canyon, scavate dalle acque meteoriche nella roccia calcarea della Murgia, dove sono visibili antichi insediamenti rupestri. Le campagne, poi, sono costellate da antiche masserie, alcune fortificate.
Il mare è da Bandiera Blu, ma non è la sola attrazione. Ogni anno infatti, il 23 febbraio, si rinnova per i castellanetani, un appuntamento imperdibile, a ricordo del 23 febbraio del 1503, in cui avvennero le storiche vicende del “Sacco di Castellaneta”, atto di protesta e di eroismo, in cui a fronte della cacciata del presidio francese, la popolazione fu investita da cannonate punitive da parte delle milizie del Duca di Nemours.