All’interno del Decreto sostegno che si sta attendendo con impazienza dovrebbero chiarirsi anche alcuni aspetti relativi alla cassa integrazione ed al blocco dei licenziamenti. Stando all’ultima bozza circolata la cassa integrazione potrebbe proseguire anche fino alla fine dell’anno, ma non é ancora chiaro se sarà per tutti o semplicemente per le aziende dei settori maggiormente colpiti dalle restrizioni in atto, pare infatti sul tavolo potrebbero esserci due opzioni, di cui vi parleremo dettagliatamente in seguito.
Inoltre dovrebbe essere in cantiere anche una prima semplificazione importante relativa alle procedure di pagamento, dovrebbe essere sostituito il modello SR41 con il flusso Uniemens, affinché si renda più fluido lo sblocco dei pagamenti ed inoltre alcune semplificazioni dovrebbero riguardare anche l’anticipo Inps, ossia la possibilità per l’istituto di erogare direttamente al lavoratore il 40% dell’importo del trattamento spettante nei 15 giorni successivi alla presentazione della domanda, molto poco usata dalle aziende. Inoltre sarebbe confermato lo stop ai licenziamenti per i prossimi tre mesi, attualmente in scadenza a fine marzo. Non é ancora del tutto chiaro se il blocco varrà per tutti o solo per una platea più ristretta in base ai settori maggiormente colpiti. Il punto ad oggi 10 marzo.
La cassa integrazione Covid introdotta dal decreto Cura Italia successivamente rinnovata dai decreto Rilancio, Agosto e Ristori, da sfruttare fino al 31 marzo per la Cig ordinaria e per il 30 giugno 2021 per quella in deroga, dovrebbe essere nuovamente prorogata all’interno del Decreto Sostegno.
Le opzioni sul tavolo parrebbero due, una generica ed una settoriale, nello specifico:
Inoltre all’interno del Decreto Sostegno si dovrebbe puntare ad una riduzione dei tempi di pagamento, semplificando la parte burocratica, nello specifico il flusso Uniemens dovrebbe sostituire il modello SR41. Questo passaggio dovrebbe consentire un’accelerazione dei tempi di erogazione dei trattamenti di integrazione salariale che dovrebbe passare dagli attuali 2/3 mesi a circa 40 giorni. Si dovrebbe altresì consentire, semplificando la prassi, un maggior utilizzo dell’anticipo INPS, che prevede la possibilità dell’istituto di erogare subito il 40% dell’importo del trattamento che spetta al lavoratore subito dopo la presentazione della richiesta, circa 15 giorni, le aziende hanno molto poco usufruito di tale possibilità, privando il lavoratore di questo anticipo, per paura di dover poi restituire importi collegati ad ore in eccesso rispetto a quelle lavorate.
Il Governo ha già dato conferma del blocco dei licenziamenti, la proroga sarà per altri tre mesi, non é ancora chiaro se, come gli ultimi rumors evidenziano, sarà uno stop generalizzato o verrà concesso ad una platea maggiormente ristretta, al fine di tutelare maggiormente i lavoratori impiegati in quelle imprese che hanno avuto maggiori danni causati dalle restrizioni imposte dal contenimento della pandemia.
Inoltre allo studio vi sarebbe anche la deroga sulle causali dei contratti a tempo determinato, al fine di tutelare quanti hanno il contratto in scadenza e facilitare il rinnovo degli stessi.
Non resta che attendere ancora qualche giorni, il Decreto Sostegno dovrebbe essere prossimo all’emanazione, sarà certamente nostra cura aggiornarvi per tempo di ogni novità in esso contenuto circa la proroga della cassa integrazione e il blocco dei licenziamenti.