ROMA. Le casalinghe in Italia sono oltre 7 milioni e svolgono il mestiere “più pericoloso del mondo”. L’8,2% è coinvolto in incidenti domestici, circa 600 mila persone secondo lo studio “Faccende pericolose” dell’Anmil (Associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro). Il lavoro svolto da una casalinga è in media di 49 ore a settimana, sette ore al giorno compresi festivi e ferie e, se retribuito, varrebbe 3.045 euro al mese.
La cucina è l’ambiente più a rischio (63% degli incidenti) Seguono camera da letto (10%), soggiorno (9%), scale e bagno (8%). Le casalinghe in Italia sono oltre 7 milioni e svolgono il mestiere “più pericoloso del mondo”. L’8,2% è coinvolto in incidenti domestici, circa 600 mila persone secondo lo studio “Faccende pericolose” dell’Anmil (Associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro). Il lavoro svolto da una casalinga è in media di 49 ore a settimana, sette ore al giorno compresi festivi e ferie e, se retribuito, varrebbe 3.045 euro al mese.
La cucina è l’ambiente più a rischio (63% degli incidenti) Seguono camera da letto (10%), soggiorno (9%), scale e bagno (8%). La manovra ha innalzato il limite di età da 65 a 67 anni e abbassato la soglia di invalidità per ottenere la rendita vitalizia dal 27% al 16% oltre a introdurre un indennizzo una tantum per gli infortuni tra il 6% e il 15% (a fronte di un aumento dell’importo da 12,91 euro a 24 euro l’anno). L’Anmil chiede ora di “estendere la tutela assicurativa per il lavoro domestico anche alle donne” e agli uomini occupati fuori casa per gli infortuni legati alla gestione della casa e della famiglia.