Dopo le parole del ministro Cingolani, che ha parlato di "truffa", sui rincari dei carburanti indaga la procura di Roma
La procura di Roma ha aperto un’inchiesta sul rincaro record del costo dell’energia, e in particolare di benzina e diesel. Il fascicolo è contro ignoti e senza ipotesi di reato. L’obiettivo dei magistrati è di “verificare le ragioni di tale aumento e individuare eventuali responsabili“. I controlli saranno effettuati dalla Guardia di finanza, nucleo di polizia economico-finanziaria.
Era stato il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, sabato, a lanciare l’allarme, parlando di “aumenti ingiustificati” e arrivando a evocare una “colossale truffa a spese delle imprese e dei cittadini“. Parole che hanno suscitato reazioni politiche, ma pure delle parti sociali, come le associazioni di Consumatori. Il Codacons ha presentato esposti in 104 procure e all’antitrust per “i listini dei carburanti alla pompa fuori controllo“. E, da oggi, c’è anche la reazione della magistratura.
La federazione nazionale del settore petrolifero risponde attribuendo la responsabilità dei rincari dei carburanti al contesto internazionale. Le parole di Cingolani “sono riferite – si legge in una nota di FederPetroli Italia – da come abbiamo ben interpretato, ad una situazione energetica che il sistema dell’Oil & Gas sta vivendo a livello internazionale e non solo all’Italia. Si stanno strumentalizzando anche le parole di un Ministro pur di fare confusione e criminalizzare ‘i cattivi petrolieri’“.
Per il presidente del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte “Dobbiamo alleggerire il peso di questi rincari – insostenibile per molte famiglie e per le categorie produttive più esposte – intervenendo subito“. L’ex premier propone, tra le altre cose, contributi di solidarietà a carico di comparti, come quello assicurativo, che avrebbero avuto guadagni in questo periodo di pandemia. Sì anche alla rimodulazione delle accise sui carburanti.
Anche per la Lega serve un ulteriore intervento del governo: “Benzina, luce, gas, pane, frutta e verdura, aumenti fuori controllo – ha detto il segretario Matteo Salvini – Abbiamo chiesto a Draghi di intervenire subito, con tutti i soldi necessari, bloccando IVA e accise, e sospendendo restrizioni e divieti che ostacolano il lavoro, a partire dal Super Green Pass”.