• 23 Dicembre 2024
  • ECONOMIA

Caro bollette, il governo prepara un decreto da almeno 5 miliardi

I costi di luce e gas alle stelle costringono palazzo Chigi a un nuovo intervento

L’emergenza costo dell’energia continua a preoccupare il governo, che prepara un altro intervento straordinario. Ad annunciarlo è il sottosegretario leghista all’Economia Federico Freni in una intervista. Si parla di non meno di 5 miliardi di euro, ma potrebbero facilmente essere 7, che si aggiungerebbero ai 5 già messi in campo per sterilizzare i rincari del primo trimestre 2022. Il provvedimento potrebbe finire sul tavolo del Consiglio dei ministri già giovedì, per poi essere varato nelle prossime settimane.

Intervento mirato, no a extra deficit

Il problema, naturalmente, è reperire le risorse. L’ipotesi di uno scostamento di bilancio, in pratica un extra deficit, non piace però né a palazzo Chigi né al ministero dell’economia, e al momento non è nei piani dell’esecutivo. Gli interventi dovrebbero essere non generalizzati, ma mirati: ne beneficerebbero famiglie a basso reddito e piccole e medie imprese in sofferenza.

I partiti: “a rischio famiglie e imprese”

A premere perché si faccia subito qualcosa sono diversi partiti della maggioranza, in particolare la Lega, Forza Italia e il Movimento 5 stelle. Il leader leghista Matteo Salvini, ancora in quarantena a Roma, afferma: “non c’è tempo da perdere perché famiglie, artigiani e imprese sono in seria difficoltà. Non bisogna dimenticare che alcuni settori, come le piscine, hanno subìto gravi danni dall’emergenza Covid e la stangata in bolletta può essere la mazzata finale. Dobbiamo fare di tutto per impedirlo“.

Dello stesso tenore le richieste del Movimento 5 stelle: “Ancora una volta esortiamo l’Esecutivo a mettere in campo nuove misure per limitare l’impennata di elettricità e gas“. “Il governo deve agire o la ripresa è a rischio“, avverte il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi.

Cingolani: “nel 2023 il caro energia potrebbe annullare il recovery”

Ma l’allarme più pesante arriva dal ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani, secondo il quale “l’aumento del costo dell’energia rischia di avere un costo totale l’anno prossimo superiore all’intero pacchetto del Pnrr. Quindi non è che il Pnrr ci ha messo al sicuro da tutto”. E a rendere ancora più difficile la situazione, ci sono anche i rincari di benzina e gasolio.

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Emanuele Iacusso

Classe 1971, studi di filosofia, giornalista professionista. Si occupa da 20 anni di politica, come assiduo frequentatore di Palazzi romani. Ha lavorato lungamente in radio e in televisione, presso importanti network nazionali. Tra le passioni i motori, l'astronomia e lo sport.

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