oltre 2 ore di confronto tra Garante e presidente. Al termine il Movimento annuncia ricorso al tribunale di Napoli per chiedere la revoca della sospensione delle cariche
E’ tarda notte quando Beppe Grillo e Giuseppe Conte escono a braccetto dallo studio legale in zona Trieste a Roma, nel quale sono rimasti faccia a faccia per oltre due ore. “Stiamo lavorando per il futuro del Movimento. Abbiamo fatto una riunione antibiotica per ripristinare il sistema immunitario del Movimento, quindi state tranquilli“, afferma il garante. Si conclude così la lunga giornata romana di Grillo, sceso nella capitale per trovare una via d’uscita al caos provocato dalla sospensione delle cariche decisa dal tribunale di Napoli a seguito del ricorso di tre attivisti.
I legali 5 stelle illustrano quindi la prossima mossa: presentare al tribunale partenopeo una istanza per chiedere la revoca della sospensione. Secondo gli avvocati, le delibere, con cui nell’agosto scorso è stato approvato il nuovo statuto e nominato presidente Giuseppe Conte, sospese poi dai giudici di Napoli, “sono valide alla luce del regolamento del 2018”. Sulla base di questo viene presentato il ricorso e “si confida che gli elementi emersi consentano di poter ottenere una tempestiva revoca“.
Sul piano politico il blitz di Beppe Grillo ha come obiettivo primario quello di ricompattare il Movimento. Non a caso, il primo incontro del fondatore è con Luigi Di Maio, protagonista dello scontro con Conte dopo le elezioni per il Quirinale. Il colloquio dura 2 ore, la parola d’ordine è basta divisioni.
Grillo vede poi i due capigruppo, Davide Crippa e Mariolina Castellone e a seguire l’ex sindaca di Roma Virginia Raggi. In serata, dopo vari spostamenti per la Capitale per seminare i cronisti, il lungo vertice con Giuseppe Conte. Il ricorso al tribunale di Napoli è un tentativo che Grillo concede all’ex presidente del consiglio, prima di vagliare altre ipotesi. Come quella di nominare un nuovo comitato di garanzia sulla base del vecchio statuto del Movimento per poi ripetere le votazioni sospese.