Per Governo e Cts saranno fondamentali i dati sull'andamento della curva epidemiologica raccolti tra il 20 e il 26 aprile, fondamentali per scrivere il nuovo decreto su regole e divieti inerenti le prossime riaperture.
Se l’obiettivo fissato dal Commissario per l’emergenza Covid-19, il generale Figliuolo, è quello di somministrare 500mila dosi giornaliere si può tranquillamente affermare che nonostante i buoni propositi e l’attenta programmazione la campagna vaccinale in Italia procede ancora troppo a rilento. Ad oggi sono poco meno di 4 milioni le persone completamente immunizzate, ovvero quelle che hanno ricevuto sia la prima che la seconda dose di vaccino.
Gli italiani residenti nel nostro Paese poco meno di 60 milioni (59.641.488 secondo la rilevazione Istat al 1 gennaio 2021). Il Governo punta a vaccinare il 70% degli italiani (41.698.465), considerando che attualmente sono stati vaccinati con prima e seconda dose solo 3.924.664, equivalente al 9.4% del totale, si intuisce facilmente quanto ancora sia distante la meta finale. Mentre quelli che hanno ricevuto solo la prima dose sono 9.108.332, su un totale di 13.032.996 somministrazioni.
L’ultima media mobile di dosi somministrate giornalmente, calcolata nell’arco di 7 giorni, è di 254.295, più o meno la metà di quanto previsto. A questo ritmo per immunizzare il 70% dei italiani sarebbero necessari 9 mesi e 7 giorni: il traguardo sarebbe raggiunto il 6 gennaio 2022 contro la previsione dell’esecutivo ad agosto 2021.
Per questa settimana, dal 12 al 19 aprile, sono attese circa 2 milioni di dosi ripartite tra Moderna (400mila), AstraZeneca (175mila), Pfizer (1 milione) e infine per la prima volta in assoluto il monodose Johnson & Johnson (400mila con la possibilità di salire fino a 500mila), quest’ultimo tra le note più positive dell’ultimo periodo.
Tra aprile e giugno è attesa la consegna di circa 52 milioni di dosi, consegne che se rispettate nella tempistica fornirebbero una grande spinta alla campagna vaccinale. Da qui a fine mese dovrebbero essere consegnate tra le 8 e le 10 milioni di dosi, rimane da capire quando verranno consegnate le restanti 42/44 milioni: se la maggior parte di queste giungesse a giugno sarebbe impossibile mantenere il ritmo delle 500mila prefissate da Figliuolo.
Tra i nodi più importanti da sciogliere per il Governo spicca la questione legata alle riaperture di attività che per lungo tempo sono rimaste chiuse come ristoranti, palestre, cinema, musei, teatri. Oggi è previsto un incontro tra il ministro per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo, Dario Franceschini, e il Comitato Tecnico Scientifico.
L’esecutivo e il Cts ha già fatto sapere che saranno fondamentali i dati sull’andamento della curva epidemiologica raccolti da qui sino al 26 aprile, data in cui verrà scritto il nuovo decreto. Sicuramente sarà una ripartenza graduale, e verrà dettata questa linea guida sino a data da destinarsi. Non a caso il ministro della Salute, Roberto Speranza, in un intervista a Repubblica ha dichiarato se non riusciremo a vaccinare la maggior parte della popolazione questa estate non ci sarà un ‘via libera tutti’ come quella passata.
Nel protocollo per le riaperture di maggio, che verrà messo a punto la prossima settimana, si sta pensando ad una serie di regole per permettere delle riaperture in massima sicurezza.
Ad esempio per i ristoranti potrebbe essere resa obbligatoria la prenotazione online e si privilegerebbero i locali con posti a sedere e spazi all’aperto. Come già avvenuto nel recente passato dovrà essere assicurato il distanziamento interpersonale di almeno un metro tra clienti oppure ricorrere all’uso di barriere fisiche tra tra tavoli. Senza dimenticare l’uso obbligatorio della mascherina per il personale di servizio e per i clienti quando non sono seduti al tavolo. Verrà incentivato l’utilizzo di menù online accessibili attraverso QR Code e sarà favorirà il pagamento elettronico, preferibilmente al tavolo.
Per musei e mostre l’idea è quella di aprire anche nei weekend, prevedendo un numero massimo di visitatori contemporanei, tutti dotati di mascherina, che non dovranno sostare per troppo in una determinata sala. di fondamentale importanza saranno i percorsi guidati, evidenziati con la segnaletica sui pavimenti. Entrata e uscita non avverranno nello stesso luogo al fine di evitare assembramenti. Le visite saranno prenotate online e si privilegeranno i pagamenti elettronici.
Per teatri e cinema al chiuso la capienza verrà stabilità in base alla metratura totale delle sale, per un massimo di 200 spettatori. Nel caso si tratti di spettacoli all’aperto si potrebbe arrivare a 400 spettatori. Inoltre il Cts starebbe pensando di aumentare il numero totale si spettatori in sala nel caso in cui rispettino i seguenti requisiti:
Infine per palestre e piscine ci si rifarebbe in gran parte al precedente regolamento: allenamento e lezioni saranno previste solo ed esclusivamente in forma individuale.