Con l’ok di Montecitorio infatti (298 sì, 125 contrari e 8 astenuti) prende la sua forma definitiva e passa al Senato per il ‘timbro’ la maxi-manovra da 40 miliardi, la più corposa degli ultimi anni, che doveva mettere le basi della ripartenza e si è risolta in gran parte in nuove misure tampone per scongiurare il tracollo dell’economia. Il governo supera indenne il passaggio della legge di Bilancio nel pieno della seconda ondata dell’epidemia e mentre gli equilibri rischiano di andare in frantumi sul Recovery Plan, che ancora non è composto e già ha fatto litigare gli alleati.
In poco più di 48 ore in commissione, i deputati hanno portato a casa 254 emendamenti, di cui oltre un terzo con micro-stanziamenti sotto i 5 milioni, e un pacchetto di nuovi aiuti a trasporto aereo e automotive da circa 1 miliardo complessivo, in gran parte grazie al ‘fondone anti-Covid‘ da 3,8 miliardi. A rimanere fuori al momento, tra le richieste ricorrenti, il settore del wedding e degli eventi e tutto lo sci, che dovrebbe essere in cima alla lista dei nuovi ristori.
Dai 5 miliardi per la Cig al miliardo tra acquisto dei vaccini e l’assunzione di medici e infermieri per somministrarli, fino ai 40 milioni per i buoni spesa alle famiglie più in difficoltà, è la crisi dell’economia, intanto, che detta gran parte degli interventi della manovra e guida la mano dei deputati per le modifiche di maggiore impatto. Su tutte il pacchetto per gli autonomi, dall’anno bianco a un primo abbozzo di ‘cig’ anche per le partite Iva.
L’esonero dei contributi, nei primi calcoli della Lega, potrebbe valere fino a 3.700 euro, ma sarà un decreto ministeriale a stabilire come sarà assegnato il miliardo stanziato per circa 300mila partite Iva con ricavi sotto i 50mila euro e perdite di almeno un terzo del fatturato. Possibile che già con il prossimo scostamento e quello che, almeno negli auspici, sarà il decreto Ristori ‘finale’ di gennaio, la dote per gli autonomi sia rimpinguata anche per estendere l’ammortizzatore ai professionisti iscritti agli ordini.
Proprio la previsione di ulteriore extra-deficit a inizio 2021 ha consentito di liberare un ‘tesoretto’ mai visto per assecondare gli appetiti parlamentari, quasi 5 miliardi. E quello che non si è riuscito a finanziare subito in gran parte si è trasformato in impegni per il governo con centinaia di ordini del giorno, compresa la promessa di interventi per Roma Capitale. Nel provvedimento sono numerose le disposizioni per la scuola con oltre 3,7 miliardi stanziati per questo settore, di cui 2,2 di spesa corrente e oltre 1,5 per investimenti. Dal nuovo concorso sul sostegno, ai finanziamenti per l’edilizia scolastica, alle ulteriori risorse per il digitale, al dimensionamento scolastico: sono diverse le novità apportate al testo a Montecitorio, con il via libera del Governo.
“Il provvedimento ha fatto ulteriori importanti passi avanti alla Camera”, commenta la Ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, “ci sono nuovi interventi e stanziamenti, che vanno tutti nell’ottica di offrire sempre maggiore qualità a studentesse e studenti”. “Previsti 30 milioni di euro da destinare alle scuole statali e paritarie per garantire il corretto svolgimento degli Esami di Stato per l’anno scolastico 2020/2021 secondo gli standard di sicurezza sanitaria previsti”. È quanto fa sapere una nota del ministero dell’Istruzione. “È inoltre prevista la possibilità per il Ministro dell’ Istruzione di adottare ordinanze con specifiche misure per la valutazione degli apprendimenti e lo svolgimento dei relativi Esami di Stato”.