Ieri la prima sezione della Corte suprema federale (Stf) del Brasile ha confermato l’autorizzazione all’estradizione in Italia del narcotrafficante ed esponente di spicco dell’Ndrangheta Rocco Morabito, considerato uno tra i criminali più ricercati al mondo. Lo scrive l’Agência Brasil.
Ripercorrendo gli ultimi anni a maggio 2021 Morabito era stato arrestato dalla polizia federale (PF) a João Pessoa e poi trasferito nel penitenziario federale di Brasilia, dove è attualmente detenuto. A marzo di quest’anno, il collegio aveva ordinato l’estradizione dell’uomo, mentre nella seduta di ieri i giudici hanno respinto il ricorso presentato dai suoi legali, che chiedevano l’annullamento del procedimento penale in quanto sostenevano l’illegalità delle procedure messe in atto.
I giudici hanno votato all’unanimità il rigetto dell’istanza e disposto la fine del processo di estradizione. A questo punto il governo federale brasiliano sarà incaricato di consegnare il ‘re della cocaina’ di Milano alle autorità italiane.
La Corte suprema ha ricordato alle autorità italiane che devono essere rispettati alcuni requisiti previsti dalle leggi brasiliane, come la sottrazione da una eventuale condanna degli anni di detenzione già scontati in Brasile e l’applicazione di una pena massima di 30 anni di carcere. In Italia Morabito è stato ripetutamente condannato per un totale di oltre 100 anni di reclusione per traffico internazionale di droga. Secondo l’Interpol, è un membro influente della ‘Ndrangheta e per anni è stato il collegamento tra le organizzazioni criminali brasiliane e la mafia italiana.