MILANO. Le borse europee hanno rallentato nella parte finale della seduta odierna, chiudendo in territorio negativo, dopo una mattinata e la prima parre del pomeriggio con il segno più.
Le cause dell’incertezza sui mercati finanziarie sono diverse, ma certamente pesa in modo importante il tira e molla nei negoziati fra Stati Uniti e Cina.
Altro fattore di incertezza è l’attesa degli operatori sull’esito della riunione di giovedi 24 gennaio della Bce e le dichiarazioni del presidente Mario Draghi.
La peggiore è stata Londra (-0,85%), che deve fare i conti con l’intricata matassa della Brexit.
Milano ha ceduto lo 0,19%. Lo spread tra Btp e Bund ha chiuso praticamente invariato a 251 punti.
In Piazza Affari ha brillato il titolo Juventus (+2,4%) e, grazie alla al raffreddamento delle tensioni sullo spread, sono state positive le banche: Unicredit ha guadagnato l’1,65%, Mps l’1,24%, Ubi lo 0,8%, Intesa lo 0,62%. C’era attesa per Tim, che ha tentato il rimbalzo, ma ha la crescita è più contenuta del previsto, chiudendo a +0,54%.
in flessione: Exor ( ha ceduto l’1,69%,) Ferrari – 1,6%, Cnh e Fca, entrambe in flessione dell’ 1,3%.