In questi ultimi tempi hanno cominciato a far parlare sempre più di loro. Di cosa stiamo parlando? Degli smart speaker con schermo, oggetti estremamente semplici con cui interagire, molto più di computer o smartphone. Si tratta di dispositivi dotati, al loro interno, di intelligenza artificiale sotto forma di assistente vocale. Questo li rende in grado all’interno della nostra abitazione di rispondere ai nostri comandi vocali controllando, in base agli elettrodomestici e sistemi collegati (luci, termostati e quant’altro), ciò che avviene in casa. In poche parole, facilitano ed ottimizzano le attività di tutti i giorni. Lo schermo integrato, poi, offre vantaggi prevedibili: la possibilità di vedere video e configurare più facilmente le impostazioni del dispositivo, per esempio.
Sbarcati in Italia da circa un anno, si stanno facendo strada l’Echo Show di Amazon, l’Home Hub di Google e Portal di Facebook. Nel 2019, secondo le previsioni di Strategy Analytics, rappresenteranno il 12% del mercato complessivo. Le vendite di speaker con display, sottolineano gli analisti, raddoppieranno raggiungeranno i 16,9 milioni di unità. A trainare il settore saranno gli schermi smart equipaggiati con l’assistente vocale di Google, che conquisteranno il 46% del mercato, mentre il 40% sarà appannaggio di Alexa, la voce di Amazon. Le piattaforme cinesi, come DuerOS di Baidu, avranno una buona parte del restante 14%. Entro il 2023 entraranno in cento milioni di abitazioni entro il 2023.
La lista delle cose chiedere al nostro assistente è sicuramente lunghissima. Vediamone alcune, sapendo però che essi sono in grado di rispondere alle necessità più svariate e pronti ad accettarne ogni volta che se ne creino di nuove: necessità o comodità che non sapevamo di avere o di desiderare. Ecco le principali.