Dal consiglio dei ministri intervento da 8 miliardi di euro, di cui 5,8 destinati a ridurre l'impatto del caro bollette
I vari decreti varati ieri dal Consiglio dei ministri costituiscono di fatto una mini manovra da quasi 8 miliardi di euro. La parte più sostanziosa va al contenimento dell’emergenza bollette: 5,8 miliardi di euro, che si aggiungono alle risorse già messe nei mesi scorsi.
C’è la proroga delle misure già in essere, come “l’azzeramento delle aliquote relative agli oneri generali di sistema applicate alle utenze domestiche e alle utenze non domestiche, o per usi di illuminazione pubblica o di ricarica di veicoli elettrici in luoghi accessibili al pubblico“. “La riduzione dell’Iva al 5% e degli oneri generali per il settore gas“. “Il rafforzamento del bonus sociale per le famiglie con ISEE di circa 8.000 euro o di 20.000 nel caso di famiglie numerose e il credito d’imposta per le imprese energivore“. “Introdotto poi un nuovo contributo straordinario, sotto forma di credito di imposta, in favore delle imprese gasivore“.
Nel decreto arriva anche il contrasto alle frodi sui bonus edilizi e quindi lo sblocco della cessione del credito “che ha subito un rallentamento a seguito delle indagini in corso“. Sarà quindi possibile cedere il credito per tre volte e solo in favore di banche, imprese di assicurazione e intermediari finanziari. Lo stesso credito non potrà “formare oggetto di cessioni parziali successivamente alla prima comunicazione dell’opzione all’Agenzia delle entrate“. A tal fine viene introdotto un codice identificativo univoco del credito ceduto per consentire la tracciabilità delle cessioni.
Oltre agli interventi di emergenza, ci sono anche quelli “strutturali“. Il provvedimento stanzia risorse pluriennali, fino al 2030, con l’obiettivo di favorire la transizione verde, la ricerca, la riconversione e riqualificazione dell’industria del settore automotive. Inoltre sono previsti incentivi all’acquisto di veicoli non inquinanti, elettrici ma anche ibridi. Il ministro Giorgetti ha parlato di 1 miliardo all’anno per 8 anni.
“Strutturali” anche l’accelerazione sul fronte delle sorgenti rinnovabili, in particolare per il fotovoltaico, con un intervento di semplificazione per l’installazione sui tetti di edifici pubblici e privati e in aree agricole e industriali.
E poi l’incremento della produzione nazionale di gas allo scopo di diminuire il rapporto importazione/produzione da utilizzarsi a costo equo per imprese e PMI.
Il provvedimento comprende anche un pacchetto di norme per aumento e ottimizzazione dello stoccaggio di gas.