A conclusione del rito abbreviato stamane il gup del Tribunale di Milano, Elisabetta Meyer, ha condannato a un anno di carcere, con sospensione condizionale, la maestra di italiano per la tragedia del bambino di cinque anni e mezzo precipitato nella tromba delle scale della scuola elementare ‘Giovanni Battista Pirelli‘ di Milano nell’ottobre 2019. La donna è stata ritenuta colpevole del reato di concorso in omicidio colposo per omessa vigilanza.
Nello stesso procedimento il gup ha rinviato a giudizio l’altra insegnante, una docente di sostegno di 37 anni che aveva scelto il rito ordinario e il cui processo inizierà l’11 luglio davanti alla undicesima penale, e ha accolto il patteggiamento a 2 anni di reclusione della collaboratrice scolastica (bidella) co-imputata.
Le due insegnanti sono accusate di avere “omesso la dovuta vigilanza sul bambino” avendogli consentito di “recarsi ai servizi igienici fuori dall’orario programmato” e violando così il regolamento dell’Istituto e la direttiva della scuola avente ad oggetto la vigilanza sugli alunni.
Mentre la collaboratrice scolastica, che nei mesi scorsi si è vista respingere da un altro gup un patteggiamento a 1 anno e 10 mesi, è accusata di “non avere vigilato sulla sicurezza ed incolumità dell’alunno“. Avrebbe anche utilizzato il telefono cellulare “per scopi personali durante il tempo in cui avrebbe dovuto effettuare la sorveglianza al piano“. Inoltre la donna si sarebbe allontanata dalla sua postazione di vigilanza, un gabbiotto da cui avrebbe potuto vedere il piccolo, e avrebbe anche lasciato incustodita e in prossimità delle scale la sedia girevole utilizzata poi dal piccolo.
Erano le 9:30 del 18 ottobre 2019 quando Lorenzo Acquaviva, di cinque anni e mezzo, ebbe dalle maestre il permesso di uscire da solo dalla sua classe per andare in bagno. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti è probabile che il piccolo “incuriosito dal vociare” dei bambini di un’altra classe che stava andando in palestra salì su una sedia girevole con le rotelle e si sporse dalla balaustra, perse l’equilibrio e cadde nel vuoto da un’altezza di circa 13 metri e mezzo.
Il 25 ottobre 2020 si sono tenuti i funerali del piccolo Lorenzo. Sulla bara bianca, per volere dei genitori, era apparsa una maglia dell’Inter. Viene spontaneo pensare che se Leo fosse ancora vivo sarebbe stato felicissimo dello scudetto della sua squadra del cuore e ci piace immaginare che nel posto dove si trova in questo momento stia festeggiando la vittoria dei suoi idoli calcistici.