• 23 Dicembre 2024
  • POLITICA

Beppe Grillo dal blog delle stelle sentenzia: “La Mes è finita”

“Non starò qui ad elencare le mille ragioni che fanno del Mes uno strumento non solo inadatto ma anche del tutto inutile per far fronte alle esigenze del nostro Paese in un momento così delicato”. Così Beppe Grillo, con un post sul suo blog dal titolo ‘La Mes è finita‘.

Il fondatore del Movimento 5 Stelle si scaglia anche contro il premier; “A farlo, ogni qualvolta gli viene messo un microfono sotto al naso, ci ha già pensato il nostro Presidente del Consiglio Conte dicendo più e più volte che ‘disponiamo già di tantissime risorse (fondi strutturali, scostamenti di bilancio, Recovery Fund ecc..) e dobbiamo saperle spendere’. Dunque non è una questione di soldi, che sembrano esserci, ma come e dove usarli”.

Secondo Giuseppe Rag. Grillo, così si autodefinisce nell’articolo e che per completezza di informazioni di secondo nome fa Piero , il dibattito italiano, a parte l’ipotesi rimpasto di governo, è fossilizzato esclusivamente su un solo argomento: come reperire altri fondi per dar ossigeno alla sanità e alle imprese italiane.

Come suggerisce il titolo di studio dell’ex comico genovese, diplomato in ragioneria, attraverso un ragionamento ben strutturato ha avanzato due proposte, a suo parere praticabili, che non prevederebbero alcun tipo di indebitamento per l’Italia e porterebbero in poco nelle casse dello Stato miliardi di euro: far pagare l’Imu e l’Ici non versata sui beni immobili alla Chiesa e mettere una tassa patrimoniale ai super ricchi.

Immagine di copertina del post “La Mes è finita” di Beppe Grillo (Blog Beppe Grillo)

Imu e Ici sui beni immobili della Chiesa

Sul primo punto Grillo ricorda che una sentenza della Corte di giustizia europea, del novembre 2018, ha stabilito che lo Stato italiano deve riscuotere l’Ici non versata dalla Chiesa Cattolica tra il 2006 e il 2011 in virtù di una deroga concessa dal governo Berlusconi, che in seguito è stata ritenuta irregolare.

Secondo i dati relativi a gennaio 2018, la Chiesa cattolica risulta proprietaria di 140 università, 6.228 scuole materne, 1.280 scuole primarie, 1.136 scuole secondarie, 399 nidi d’infanzia, 354 consultori familiari, 1.669 centri di difesa della vita e della famiglia, 111 ospedali di medie dimensioni, 10 grandi ospedali, 1.853 ospedali e case di cura, 136 ambulatori. Complessivamente l’Imu non pagata dalla Chiesa porterebbe nelle casse statali circa 620 milioni di euro all’anno.

Patrimoniale ai super ricchi

Mentre per quanto riguarda la patrimoniale ai super ricchi il deus ex machina pentastellato si domanda se “per una volta, invece che sovraccaricare di tasse la classe media che sta lentamente scomparendo, si procedesse a tassare soltanto i patrimoni degli italiani più ricchi?”.

La giustificazione al suo pensiero viene fornita attraverso l’analisi dei dati emersi dall’ultimo rapporto sulla ricchezza globale effettuata da Credit Suisse, secondo cui ci sarebbero in Italia 2.774 cittadini con un patrimonio personale superiore a 50 milioni di euro. Se sommati, i loro patrimoni, ammonterebbero a circa 280 miliardi.

In soldoni se fossero obbligati a versare un contributo del 2% coloro i quali hanno patrimoni che vanno dai 50 milioni di euro al miliardo si genererebbe un’entrata per le casse dello Stato poco superiore ai 6 miliardi. E se si aggiungesse la regola del contributo obbligatorio del 3% ai multimiliardari si potrebbero ricavare all’incirca altri 4 miliardi.

In conclusione Giuseppe Piero Grillo ricorda che i soldi del meccanismo europeo (MES) rappresentano un ulteriore indebitamento: “Debito che ormai ammonta a oltre 150 miliardi e che, prima o poi, dovrà essere ripagato dalle vere vittime morali di tutta questa storia: i giovani e le nuove generazioni.”

Carlo Saccomando

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Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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