Il rapido aumento dei contagi e il ripristino delle misure di contagio che stanno caratterizzando la seconda ondata dell’epidemia da Covid toccherà severamente l’economia dell’Europa, con “rischi chiaramente al ribasso alle prospettive economiche a breve termine”. È il pensiero espresso da Christine Lagarde alla commissione econ del Parlamento Ue.
Secondo la presidente della Bce dopo “un rimbalzo forte ma parziale e disomogeneo della crescita del Pil” che ha caratterizzato il terzo trimestre, le ultime indagini ed gli indicatori ad alta frequenza segnalano un netto calo dell’attività economica nella zona euro nel quarto trimestre. La Lagarde già a partire dallo scorso settembre aveva lanciato qualche messaggio di avvertimento definendo la ripresa del terzo trimestre “irregolare, incompleta e asimmetrica”.
A pagare più di tutti le spese della recrudescenza delle infezioni da Coronavirus è il settore dei servizi, le cui attività si sono ulteriormente indebolite ad ottobre, particolarmente vulnerabile alle misure di distanziamento. Motivo per il quale hanno hanno avvertito le conseguenze del trend negativo quei Paesi dove il turismo e i viaggi sono tra i principali motori dell’economia.
Finora, ha spiegato Lagarde, le misure di sostegno prese dai governi hanno aiutato l’occupazione “ma non hanno prevenuto un aumento della disoccupazione in alcuni Paesi”. Inoltre, “i consumatori resteranno molto cauti in un ambiente altamente incerto, dato che le ramificazioni della pandemia stanno minacciando l’occupazione e le prospettive di reddito”.
“Gli investimenti pubblici e le riforme, soprattutto se orientati verso sfide a medio e lungo termine come la sostenibilità ambientale e la digitalizzazione, possono costruire un ponte verso una ripresa di successo e inclusiva”, per questo “il pacchetto Next Generation EU deve diventare operativo senza indugio. Le risorse aggiuntive del pacchetto possono facilitare politiche fiscali espansive, in particolare nei Paesi dell’area dell’euro con un margine di bilancio limitato”, ha aggiunto Lagarde.
Rispondendo a una domanda dell’eurodeputato Marco Zanni (Lega) in merito alla possibilità della Bce di cancellare i debiti contratti con le nazioni europee in questo difficile periodo di crisi, così come proposto dall’attuale Presidente del Parlamento europeo David Sassoli, Christine Lagarde ha affermato: “Leggo sempre con interesse tutto quello che dicono i rappresentanti del Parlamento Ue e soprattutto i presidenti, la mia risposta è molto corta: tutto quello che va in quella direzione è contro i trattati, c’è l’articolo 103 che proibisce quel tipo di approccio e io rispetto i trattati”.
Norbert Ciuccariello