La Essity, multinazionale leader nel settore dell’igiene e della salute, ha ideato un sistema che prevede di utilizzare la paglia da grano, destinata allo smaltimento, per produrre fazzoletti e carta di largo consumo. Il progetto sostenibile, nominato “Phoenix Process™” che prenderà piede dal prossimo anno con produzione a Mannheim, ha richiesto un investimento di 37 milioni di euro. Non più carta da alberi, ma una altrettanto bianca e morbida, simile al tissue ottenuto con la cellulosa delle piante. Si abbattono dunque i costi, e si salvano gli alberi, oltre a fare felice il consumatore per il prezzo. In realtà, grazie al progetto “Crush”, la Essity già produce carta di alta qualità, ottenuta con la lavorazione di sottoprodotti agroindustriali come per esempio residui di arancia, mais, e caffè, scarti agricoli provenienti al 100% dal territorio italiano, su cui non si utilizzano prodotti chimici.
In Italia si sta studiando anche di riciclare gli asciugamani di carta, come accade già in Germania e Olanda, dove, nelle toilette di alcuni luoghi pubblici questi oggetti sono gettati in appositi contenitori per essere riciclati. La filosofia aziendale punta al rispetto dell’ambiente, come afferma Massimo Minaudo, amministratore delegato di Essity Italia: «Noi siamo convinti che essere sostenibili non significa avere una parte di budget ritagliato per questo scopo, ma prevede un approccio diverso nel modo di gestire l’azienda». I prodotti Essity, azienda presente in Italia dal 1983, sono commercializzati in 150 Paesi, in quanto, come si legge sul sito, “Investire nell’igiene e nella salute non significa soltanto affermare l’uguaglianza e la dignità umana, ma anche investire nel progresso sociale”.